Una nuova avventura inizia oggi per Angelo Villari, ormai ex segretario provinciale del Partito Democratico di Catania, che dopo le dimissioni dal suo ruolo rese note nella giornata di ieri e aver rinunciato alla tessera di partito, ha sposato il progetto di Cateno De Luca e Sicilia Vera, che offrirà allo storico sindacalista catanese una nuova opportunità di riscatto, come lui stesso ha spiegato durante la conferenza stampa che ha avuto luogo in mattinata presso il noto locale del centro storico etneo, Prestipino. Presente per l’occasione al fianco di Villari anche Luigi Bosco, ex assessore nella giunta Bianco anch’esso tornato in campo con Sicilia Vera e l’immancabile volto del partito Cateno De Luca. “È stata una scelta ben ponderata, si tratta di un partito a cui mi sono iscritto a soli 15 anni e nei decenni ho contribuito alla crescita e ai cambiamenti di quest’ultimo- dichiara Angelo Villari- ma è arrivato il momento in cui questa storia non mi rispecchia più, il Pd è indubbiamente diventato un partito verticistico, in cui una sola persona ha il comando in Sicilia. Il Partito sta mutando avvicinandosi ad esperienze lontane dal mio modo di fare politica; il mio ruolo da segretario provinciale mi ha spinto con gioia alla candidatura, poi bloccata ingiustamente da un veto per una causa in cui io sono stato rinviato a giudizio per falso ideologico, nonostante questo non fosse ostativo per la candidatura come deciso dal codice etico della commissione Antimafia ne tanto meno per il Pd, che ha invece deciso di farmi fuori e candidare un altro profilo nelle mie stesse condizioni. È stata una mossa chiara al fine di ottenere risultati, facendo scendere in campo candidati non realmente legati al territorio”. Un epilogo simile a quello di Villari, Cateno De Luca l’ha vissuto in passato e la solidarietà mostrata all’ex segretario del Pd ha in questo caso fatto la differenza come lui stesso ha dichiarato: “In questo periodo nessun esponente del Pd e in particolare Anthony Barbagallo segretario regionale, che abbia mostrato la contrarietà a quel principio che mi ha negato il diritto alla candidatura, quindi è stato semplice in quel momento allontanarmi da un partito che pensa più alle poltrone che ai diritti dei cittadini. In Sicilia Vera vedo, invece, la possibilità di agire politicamente in modo corretto e in quanto lista civica, offre l’opportunità di lavorare al fianco dei sindaci e degli amministratori che vivono i problemi della società con l’obiettivo di portare quest’esperienza al governo della Regione”.Lascio il Partito Democratico perché…
Una battaglia di giustizia al fianco di De Luca