di Alfio Franco Vinci L’ ex primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, è in vacanza, da privato cittadino, da qualche parte in Croazia (credo) senza neanche internet: a godersi il viaggio di nozze non fatto. Il suo partito, che a suo tempo ha vinto le elezioni politiche, è in attesa di eleggere il proprio nuovo leader, che, automaticamente diverrà capo del Governo. Lo stesso accade negli Stati Uniti, in Francia ed in molti altri Paesi. Il Partito che vince le elezioni automaticamente pone il proprio leader a Capo del Governo. Da noi, questa posizione finalmente assunta da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, (sempre che poi rispettino il patto), sembra quasi una rivoluzione copernicana. Sembra quasi che debba perpetuarsi la messa in scena del “regista occulto “, o peggio del “puparo” che, pur avendo portato il proprio Partito alla vittoria, preferisce comandare di fatto, con ampio margine di manovra, lasciando la ribalta e il dovere di tener fede agli impegni, a figura di seconda fila, o al più di comprimario. Berlusconi nel ‘92 rivendico’ tale diritto dovere, e sappiamo come gli è finita. Per trent’anni non si sono più create le condizioni perché ciò accadesse, e siamo andati avanti a pupi e pupari. Oggi, stando agli impegni assunti, potrebbe ripetersi “lo straordinario evento“ che chi vince le elezioni va a Governare, fosse anche una donna. Speriamo, poiché i tre sottoscrittori difficilmente supereranno la soglia del 50%, che gli eventuali partner chiamati “ad adiuvandun” non avanzino pretese, risultando indispensabili per la formazione del governo. Qualcuno potrebbe dire: ”prego si accomodi “, con il retro pensiero “vai avanti Tu, che a me mi vien da ridere”; E a quel punto , saremmo “punto e a capo“. Vedremo, mancano solo 45 giorni...