Presentata la un'interrogazione all'Ars dalla parlamentare 5 stelle. “Bisogna alzare il velo di omertà che copre le condizioni di vita di migliaia di lavoratori e lavoratrici nell'area dei Macconi” “Bene l'apertura di un'inchiesta da parte della procura di Ragusa, ma la politica non può fare finta di nulla. Spetta ad essa l’onere di alzare il velo di omertà che copre pesantemente le condizioni di vita e di lavoro di migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici, visibili e invisibili, che oramai fanno base presso l’estesa area dei Macconi”. Lo afferma la deputa 5 stelle all'Ars Stefania Campo, a commento della scomparsa dell'operaio ivoriano Daouda Diane, per la quale ha presentato una interrogazione a palazzo dei Normanni. “La scomparsa del signor Diane - afferma Campo - è una tragedia che non ci fa restare indifferenti. Il signor Diane dopo aver girato un video sulle sue condizioni di lavoro non è più tornato alla propria abitazione. Sembra una vicenda d’altri tempi, addirittura d’altri secoli, e invece è successo proprio qui da noi, in provincia di Ragusa”. “Questa terribile vicenda – continua Campo - è solo l’ultimo, in ordine cronologico, dei vari assurdi accadimenti che si sono susseguiti in questi ultimi anni. Ecco perché ritengo che l’opera della magistratura, encomiabile se raggiungesse l’obiettivo della verità, non basti e che non può sostituire l’azione politica e istituzionale del governo nazionale e di quello regionale. I cittadini di Acate, di Vittoria, del litorale di Scoglitti e dei Macconi meritano, assieme ai lavoratori che arrivano qui da noi dai paesi più poveri in cerca di un sostentamento, di vivere in un territorio sicuro e rispettoso delle norme. Non è più possibile sopportare ancora la violenza e la brutalità di una esigua minoranza che ritiene di arricchirsi e speculare sulle spalle dei propri concittadini italiani e siciliani e, magari, sulla pelle di lavoratrici e lavoratori immigrati completamente indifesi”.Bene l’inchiesta, per il resto silenzio