Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell’avvocato Giuseppe Lipera in merito al decesso di Nino Santapaola, avvenuto ieri a Milano, al Pronto Soccorso dell'Ospedale San Paolo. Il 30 settembre SANTAPAOLA Antonino avrebbe dovuto compiere 68 anni, di cui 22 trascorsi ininterrottamente da detenuto. Santapaola era ammalato di schizofrenia
SANTAPAOLA Antonino, difeso dall’Avv. Giuseppe Lipera, era sottoposto a diversi procedimenti penali, sospesi per incapacità di stare in giudizio, perché affetto da una grave schizofrenia che non gli ha permesso in tutti questi anni di comprendere coscientemente il significato del processo.
Non solo le diverse Sezioni delle Corti di Appello di Catania hanno disposto la sospensione dei processi, atteso che, per ultimo, in data 18/7/2022, un giorno prima della morte di SANTAPAOLA, il Tribunale di Milano aveva preso atto della relazione del perito nominato d’ufficio che aveva accertato l’incapacità di intendere e di volere dell’imputato, sollecitando la difesa per la prossima udienza fissata per il 4/11/2022 ad indicare il soggetto da nominare come curatore speciale.
Le condizioni di salute di SANTAPAOLA non attenevano solo ed esclusivamente la sfera psichiatrica, bensì anche quella fisica, tant’è che il difensore ha sempre rivolto istanze per accertare l’incompatibilità del gravissimo stato di salute del detenuto sia con il regime carcerario ordinario e ancor di più con quello del 41 bis.
”Nessun giudice ha mai preso in considerazione le varie patologie”
Nonostante, il severo quadro clinico di SANTAPAOLA, affetto da diabete mellito, ipertrofia prostatica con stenosi uretrale serrata, cardiopatia ischemica, nessun Giudice, dicasi nessun Giudice, ha mai preso in considerazione la gravità che il detenuto fosse ad alto rischio di morte.
L’Avv. Lipera, dopo la notizia del decesso di Nino SANTAPAOLA, manifesta profondo rammarico, perché non è stato assolutamente ascoltato.