E' stato un blitz ritenuto importante quello della Squadra Mobile di Catania, coordinato dalla Dda di Catania, che ha colpito 28 persone e due organizzazioni criminali accusate di associazione per delinquere, finalizzata al traffico, produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto marijuana e cocaina, quest’ultima sostanza che arrivava dalla Calabria ogni settimana, sia a Catania che nell’agrigentino, attraverso i corrieri dell’organizzazione, che occultavano i carichi di polvere bianca in appositi doppi fondi ricavati nelle varie autovetture. Peraltro alcuni degli indagati dovranno rispondere di detenzione abusiva di armi da sparo. Il Gip del Tribunale di Catania, Chiara Di Dio Datola, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Carmelo Bellomia, 39 anni; Salvatore Carlino, 32 anni; Michele Cosentino, 71 anni; Salvatore Curto, 39 anni; Francesca Polsia Maria D’Agostino, 28 anni; Francesco Falduto, 49 anni; Lorenzo Ferlito, 53 anni; Giuseppe Fontanarossa, 24 anni; Michele Fontanarossa, 65 anni; Angelo Cristofaro Fuselli, 64 anni; Salvatore Gulluni, 48 anni; Maryna Kvak, 41 anni; Mykola Kvak, 23 anni; Francesco Ieni, 40 anni; Andrea La Delfa, 42 anni; Francesco Minnici, 34 anni; Giovanni Minnici, 56 anni; Alessandro Robortella, 28 anni; Maurizio Salici, 47 anni; Emanuele Sapia, 28 anni; Michele Lorenzo Schillaci, 54 anni; Giuseppe Viola, 36 anni.Ai domiciliari: Domenico Schillaci, 84 anni;Obbligo presentazione alla Pg: Roberta Brizzi, 26 anni; Salvatore Simone, 39 anni.Obbligo dimora: Andrea Brunetto, 43 anni; Salvatore Caruso, 26 anni; Arbi Dridi, 26 anni. I fatti contestati risalgono tra il mese di ottobre 2018 e l’agosto 2019: portate avanti in seguito al ferimento a colpi d’arma da fuoco di Anthony Scalia, 30 anni, avvenuto la sera del 30 settembre 2018, nonché del tentato omicidio commesso la sera del 12 novembre 2018 ai danni del pregiudicato Giuseppe La Placa, 43 anni, ritenuto appartenente al clan mafioso di Catania Cappello-Bonaccorsi. All’indomani del ferimento, la sera del primo ottobre 2018, Anthony Scalia veniva arrestato dagli agenti della Sezione Antidroga: dopo la perquisizione nella sua abitazione, sono stati trovai 675 grammi di sostanza stupefacente, del tipo marijuana. La stessa sera, i poliziotti operavano una perquisizione in un parcheggio di via Della Bainsizza, a Catania, all’esito della quale venivano rinvenute una pistola semiautomatica calibro 44 magnum, con matricola abrasa provvista di caricatore rifornito con 6 cartucce del medesimo calibro, un revolver Smith Wesson calibro 357 magnum e tamburo, rifornito con 6 cartucce del medesimo calibro, e un giubbotto antiproiettile. Mentre in un loculo del cimitero comunale di Catania all’interno gli agenti dell’Antidroga rinvenivano un sacco utilizzato per il trasporto delle salme contenente una pistola mitragliatrice con matricola abrasa, una pistola semiautomatica calibro 7.65 con matricola abrasa, una pistola semiautomatica Colt Super 38 Automatico, oltre a svariate munizioni di diverso calibro, anche da guerra.Ecco i nomi degli arrestati
L'inchiesta nasce dal ferimento di Anthony Scalia: armi nascoste al Cimitero