Riceviamo e pubblichiamo dalla federazione Sociale Usb La guerra in Ucraina non è il frutto di una improvvisa follia di Putin, infatti è da 8 anni che questa guerra covava fra accordi commerciali, ipocrite strette di mani e Ie oltre 14 mila vittime civili causati dai bombardamenti dell'esercito ucraino nei territori delle due Repubbliche del Donbass repubbliche autoproclamatesi indipendenti a seguito di un referendum popolare, dopo il golpe filo-occidentale del 2014 sostenuto dalle milizie neonaziste. Le stesse milizie che il 2 maggio di quell’anno assaltarono la casa dei sindacati di Odessa, uccidendo decine di militanti sindacali e di molti giovani antifascisti. Un golpe sostenuto con tutti i mezzi dall’Unione Europea e dagli USA, con l'allora capogruppo del PD al parlamento europeo Gianni Pittella che a Kiev arringava le folle protetto dai miliziani neonazisti (milizie addestrate dalla NATO con il contributo finanziario di grandi proprietari ucraini che, in seguito, le trasformarono in veri e propri eserciti personali). Dall’altra parte della barricata la stragr maggioranza della popolazione ucraina che vive una condizione di miseria e sfruttamento per mano di un governo al servizio degli oligarchi e delle politiche neoliberiste sostenute dall'UE. Questa è l’Ucraina che USA e UE hanno voluto costruire per poterla inserire nella NATO. Ma giovedì notte Putin, "sostenuto" dalle continue provocazione del trip USA- NATO-UE, ha scatenato la guerra contro l'Ucraina e al solo fine di realizzare il suo progetto egemonico in quel che rimane di una Europa orientale inquadrata nella NATO. La Storia è tornata a correre: con la Russia di Putin e con altri paesi, come la Cina, in grado di rilanciare sul terreno economico, sociale e militare lo scontro con gli USA in piena crisi economica e con grossi fallimenti militari; con l’Unione Europea, vaso di coccio nella vicenda ucraina, che sta tentando di trovare un suo spazio attraverso l’esercito europeo, in fase di costruzione sulla pelle dei milioni di lavoratori, massacrati dalle politiche di austerità imposte dal Recovery Found, che in Italia si traduce nel famigerato PNRR. In questo contesto, le lavoratrici e i lavoratori russi e ucraini, così come quelli dei paesi dell'UE e non solo, NON hanno alleati tra gli esponenti dei governi che oggi si contendono a suon di bombe le spoglie di un paese dilaniato. Come sempre, le uniche alleate sono loro, le classi sfruttate, se organizzate su un progetto di trasformazione sociale che si emancipi dalle logiche di sfruttamento e guerra che caratterizza, ieri come oggi, il sistema capitalistico, a Ovest come ad Est. NO ALLA NATO NO ALL'UE Via Caltanissetta, 3 Tel. 349 2926242Per sabato pomeriggio 26 febbraio a Catania è stato annunciato un presidio per dire "NO alla Guerra" in corso in Ucraina - iniziativa ampiamente sponsorizzata dal PD - presidio in cui, per decisione degli organizzatori, non ci saranno interventi, ma solo letture di poesie e candele accese .
La Federazione del Sociale USB Catania e USB Scuola Catania ritengono inconcepibili stare nella stessa piazza con il guerrafondaio PD, in una piazza oltretutto silenziosa. NOI NON CI SAREMO, perché il "NO ALLA GUERRA" se non è antimperialista e internazionalista è ipocrita ed è funzionale solo al capitalismo dell'Ovest e dell'Est.
ORGANIZZIAMO A CATANIA UNA FORTE MANIFESTAZIONE PER DIRE NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA
Federazione del Sociale USB Catania
USB Scuola PI Catania