Il movimento Valverde Oltre ha aperto mercoledì scorso il tesseramento per il 2022, con la partecipazione del suo orgogliosissimo direttivo. Primo fra tutti il raggiante presidente Rosario Scandurra, che insieme al suo team si è detto soddisfatto di quanto raggiunto a distanza di soli due anni dalla nascita di questo innovativo progetto. La riunione che si è tenuta al ristorante Casalrosato di Valverde, di proprietà dello stesso Scandurra, ha accolto diverse persone per un totale di 96 tesserati raggiunti in una sola serata: "Abbiamo iniziato questo percorso il 9 ottobre del 2020 e nonostante la pandemia, oggi siamo qui davanti a voi per darvi la possibilità di accedere ai nostri servizi". Il tesseramento, infatti, prevede a chiunque ne usufruisca la possibilità di avvalersi dei servizi Caf (sede in via Calì) forniti dall'associazione e in cui si può trovare sempre presente anche l'ingegnere Giuseppe Porto: "Siamo pronti ad ascoltarvi, le vostre parole saranno sempre le nostre. Non esiteremo un attimo a dare voce a chi ne ha avuta poca, così che tutti possano finalmente esprimere la propria opinione su qualsiasi tematica utile al miglioramento del nostro amatissimo comune". Un futuro quello del movimento che si prospetta certamente roseo. Ad evidenziare l'importanza dell'associazione all'interno della realtà comunale, anche e soprattutto Simona Pennisi, consigliere comunale di Valverde. La stessa, dopo aver ringraziato Scandurra del lavoro finora svolto per l'intera comunità, ha voluto puntare l'attenzione proprio sul consiglio comunale cui porta costantemente qualsiasi idea che "passa" dal movimento. "Ho sposato questo progetto sin da subito ed è per questo che tengo a rivolgere il mio più grande plauso al presidente, oltre a dirmi orgogliosa di tutti coloro che credono in noi e che ci supportano ogni giorno con pensieri, opinioni ed azioni concrete". In sostanza nasce tutto ad inizio pandemia, quando Scandurra, insieme al vicepresidente Massimo Famoso, ha deciso di smuovere le acque all'interno di un Comune che ha tuttora bisogno di qualcuno che lo sostenga e che lo porti sempre più in alto per unico scopo degno di onorevole nota: il benessere della cittadinanza. A un anno dalle elezioni, quindi, è bene iniziare a comprendere quale siano le scelte giuste per una Valverde che deve puntare al meglio. "Il progetto che abbiamo messo in atto ci ha entusiasmato tutti ed altri ancora raggiungeremo tramite la nostra professionalità e competenza" - ha rimarcato Famoso. Nel corso della serata è stato presentato anche Salvo Romano, uno dei probabili candidati del movimento che, nonostante l'età, sta riponendo fiducia nel progetto portato avanti dal movimento e dal suo intero direttivo. Al tavolo dirigenziale, anche Giuseppe Aliffi, pronto a raccogliere la nuova sfida nel ruolo di segretario del movimento. Nel corso della riunione, Rosario Scandurra ha poi tenuto a soffermarsi su azioni negative che avrebbero perpetrato nei suoi confronti e di cui si è detto profondamente rammaricato. "Le mie attività commerciali sono state colpite con abusi non indifferenti. Persone che hanno agito persino contro la mia vita privata. Qualcuno si permette pure di insinuare che noi dovevamo lasciare questo ristorante quando non è assolutamente vero": commenta riferendosi a Casalrosato. "Voci comunque prive di fondamento messe in giro per creare negatività attorno al mio nome; ma anche insinuazioni e azioni di disturbo al Bar Tabacchi all'ingresso di Valverde...", aggiunge Scandurra con tono sarcastico. Il presidente ha poi concluso dando l'idea di non demordere nonostante tutto; bensì di andare avanti a spada tratta sempre e comunque per il bene del paese. "Noi del movimento quando lo abbiamo fondato ci siamo scambiati una promessa. Facciamo la politica distinguendola dalla persona e in due anni abbiamo fatto questo percorso parlando solo ed esclusivamente delle azioni politiche che possiamo condividere o non condividere. Nessuno di noi si può permettere di perpretare brutte azioni come stanno facendo i nostri avversari, ma noi continueremo per la nostra strada, al di là di quello che si dice e che verosimilmente si dirà ancora...".