Grinta, cuore e orgoglio. Il Catania col cuore in gola scende in campo contro il Picerno, per l’ennesima volta, per disputare una prova ricca d’orgoglio e carattere per reagire alle questioni extra campo e riuscire a sorvolare riscattandosi sul rettangolo verde. Il fischio d’inizio al Massimino avverrà alle 17.30, ma la volontà di concentrarsi sul calcio giocato è ben poca da parte dei tifosi rossazzurri altamente amareggiati: il Calcio Catania sembra continuare a sgretolarsi e a rimanere integri sono ormai gli ultimi pezzi di una società che, dichiarata fallita lo scorso dicembre, ieri ha visto spegnersi (si pensa momentaneamente) un’ulteriore speranza: l’asta competitiva per l’acquisto del titolo sportivo è andata deserta. L’umore della squadra è già verosimilmente compromesso per l’assenza del tecnico Baldini in panchina che dovrà scontare tre giornate di squalifica dopo quanto avvenuto nei minuti finali della sfida contro la Turris, al suo posto a guidare gli etnei ci sarà mister Luciano Mularoni. Una sfida che si risulta essere essenziale questa contro il Picerno, non solo come detto per la grande voglia di riscatto nata dai problemi esterni alla squadra, ma soprattutto in ottica classifica, verosimilmente infatti martedì 15 febbraio il Tribunale Federale Nazionale sanzionerà il Calcio Catania con ulteriori 4 punti di penalizzazione, chiaro quindi che è vietato per i rossazzurri uscire dal Massimino a mani vuote. Il tecnico Mularoni avrà a disposizione l’intera rosa etnea, ma la probabile formazione potrebbe rimanere invariata rispetto a quella della scorsa settimana a Torre del Greco a meno che si opti a qualche turnover: Sala tra i pali; difesa ampia con Monteagudo e il neo rossazzurro Lorenzini centrali, ai lati rispettivamente di Albertini e Pinto; in mediana Rosaia, Cataldi e Simonetti; infine il tridente d’attacco composto da Biondi e Greco al servizio di Moro prima punta.