Ancora notizie poco rassicuranti sullo scenario economico della Sicilia. Il «Piano territoriale per il conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi di attuazione del Pnrr, si è rivelato un vero e proprio libro bianco, con l’ufficialità del via libera della giunta regionale guidata da Nello Musumeci (che ha ricevuto dalla Meloni il via libera alla ricandidatura) , sui ritardi nel rilasciare autorizzazioni degli uffici della Regione Siciliana». Stavolta non lo afferma l'opposizione ma il Rapporto Sud del Sole 24 Ore, in edicola domani in Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Un «libro bianco» - scrive il quotidiano che ha dato ieri un’anticipazione - che conferma i timori provenienti dal mondo produttivo: sia che si tratti di imprese sia che si tratti di lavoratori; quasi 1.200 pratiche in arretrato in settori chiave come i rifiuti, le autorizzazioni ambientali, le bonifiche, l'energia rinnovabile. Il numero di pareri che deve essere ancora esitato dalla Commissione tecnico specialistica è di circa 450 e alcune istanze sono relative al 2020. Tra le principali criticità il personale insufficiente ma spesso anche inadeguato a gestire le procedure sempre più complesse e i collegamenti con i portali ambientali». E sul Pnrr, al centro in questi giorni dellepolemiche scoppiate nella stessa maggioranza sul piano degli ospedali e del personale, va adesso all'attacco il Pd nella fattispecie con il capogruppo all'Ars Giuseppe Lupo, che ha scritto una lettera al presidente del Parlamento regionale, Gianfranco Miccichè: “Musumeci scopra le carte - scrive Lupo - la programmazione degli investimenti del Pnrr non è questione che può essere gestita da una ‘giunta elettorale’: serve un confronto parlamentare alla luce del sole con tutte le parti interessate”.