Se ne parla. Da tempo. E fa già discutere tanto l’ipotesi di un passaporto vaccinale per muoversi tra i Paesi del mondo. Il turismo è in ginocchio, tutta la filiera è in crisi, solo in Italia sono a rischio chiusura 70 mila aziende legate all'indotto del turismo. L’idea è quella di un via libera soltanto per chi sarà vaccinato. Ma la domanda che ora alimenta non poche polemiche è: ma è giusto? Insomma, è eticamente giusto permettere il movimento tra gli Stati soltanto a chi ha ottenuto la dose di vaccino anti Covid? In attesa di risposte, il passaporto vaccinale comincia a prendere sempre più piede non solo in Europa, ma anche in diversi Paesi del mondo. Anzi, c’è chi ha già pensato ad un certificato ad hoc per permettere la libera circolazione e rilanciare così il turismo. Non a caso la proposta era stata avanzata dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis il 12 gennaio scorso, accolta con grande favore dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che lo ha qualificato come un “requisito medico” necessario per mantenere aperte le frontiere. Tra i primi ad aprire alla possibilità di un passaporto per chi ha già potuto avere la dose di vaccino c’è il Regno Unito, se è vero che Boris Johnson, non esclude, infatti, la possibilità che l’Inghilterra possa introdurre i cosiddetti passaporti vaccinali per consentire l'accesso a determinati luoghi, ma allo stesso tempo esprime perplessità in quanto potrebbero causare delle discriminazioni. Ma visto il ritmo con il quale avanza la campagna vaccinale nel Regno Unito (quasi 18 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose e oltre 600 mila sia la prima che la seconda dose) non è escluso che si torni alla carica sulla questione del passaporto vaccinale. Anche in Scozia si sta esaminando la possibilità di introdurre il passaporto vaccinale, ipotesi che la premier Nicola Sturgeon ha definito “degna di considerazione”. Il tema sta suscitando grande interesse a livello mondiale e sono diversi i Paesi. In Australia, per esempio, la compagnia aerea Qantas ha fatto sapere che per atterrare in sul territorio australiano sarà richiesto un documento d’identità sanitario. Una delle ipotesi che riguarda gli Stati Uniti è per esempio l’introduzione di una certificazione di avvenuto vaccino contro il Covid-19, Biden avrebbe chiesto alle agenzie governative se è possibile collegare un certificato di vaccino anti Covid a un database digitale.