Tra oggi e domani si dovrebbe conoscere la lista dei 40 nomi che completeranno la squadra del Governo targato Mario Draghi. Una ridda di nomi. Ipotizzabile una presenza femminile non inferiore al 50%. Ai partiti la richiesta è arrivata per il 60% ma se il Pd è chiamato dal suo interno ad un forte riequilibrio dopo la nomina al maschile dei ministri (almeno 5 su 7 sottosegretarie), altre forze potrebbero non essere coinvolte nella questione di genere. Stando sempre sui numeri, poco più di 10 posti andrebbero al M5S post scissione, 8 o 9 alla Lega, 7 o forse 8 al Pd, 7 quasi sicuri a Forza Italia (così avrebbero fatto intendere i collaboratori di Tajani), 2 ma anche 3 a Italia Viva e uno a Leu. Veniamo invece ai nomi, facendo presente come è noto che le deleghe più complicate sono quelle all’Interno, Economia e Giustizia, mentre ai Servizi dovrebbe andare un tecnico. I nomi? Un terno al lotto. Il Fisco potrebbe essere appannaggio di Ernesto Ruffini, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, l’Editoria potrebbe restare al dem Andrea Martella, mentre all'Economia per rappresentare tutte le forze politiche andrebbero o resterebbero Laura Castelli dell’M5S, Antonio Misiani del Pd e Massimo Bitonci della Lega. In casa Pd altri nomi sono quelli di Matteo Mauri e di Enzo Amendola agli Esteri o Affari Ue, con le riconferme di Marina Sereni (Esteri), Anna Ascani (Scuola), Sandra Zampa (Salute), Simona Malpezzi (Rapporti con il Parlamento), Lorenza Bonaccorsi (Cultura) e Alessia Morani (Mise). Forza Italia rivendica deleghe a Industria, Agricoltura, Economia locale, ma anche Giustizia, proponendo i senatori Francesco Battistoni, Gilberto Pichetto Fratin, Maria Alessandra Gallone. Spendibili anche i nomi dei deputati Valentino Valentini, Andrea Mandelli e Giorgio Mulè, oltre alla siracusana Stefania Prestigiacomo. Interessanti le possibili new entry del M5S con in pole Gilda Sportiello, Barbara Floridia e Alessandra Maiorino. Riconfermati invece Stefano Buffagni (Mise o Transizione), Giancarlo Cancelleri (Mit), Pier Paolo Sileri (Sanità) e Angelo Tofalo (Difesa). Si cercano conferme per Sileri alla Salute. La Lega schiererebbe dal canto suo Stefano Candiani al Viminale, Massimiliano Romeo, alle Infrastrutture, Lucia Borgonzoni all’Istruzione, Nicola Molteni all’Agricoltura.