Sfortuna impedisce vittoria? Forse è proprio questo il caso visto che il rossazzurro Dall'Oglio spreca incredibilmente dal dischetto la palla del 2-1 a tempo praticamente scaduto, in pieno recupero. Il Catania si mangia le mani per l'occasione gettata al vento. Insomma il big match contro il Bari finisce in parità (1-1), un risultato non esaustivo per il Catania che cercava la vittoria per riscattare la travolgente sconfitta di Terni. E ai punti avrebbe meritato la squadra di Raffaele. In tribuna c'è Joe Tacopina, che arriva a partita cominciata, quasi in punta di piedi, senza "codazzo" per evitare assembramenti e possibili critiche; Tacopina prende posto in tribuna accanto al sindaco Salvo Pogliese e a Gaetano Nicolosi, presidente etneo.
In campo più Bari che Catania durante il primo tempo, i biancorossi creano occasioni sin dai primissimi minuti e trovano il vantaggio al 35’ con Pietro Cianci, attuale capocannoniere del campionato. Gli uomini di Raffaele cercano spesso lo specchio della porta, ma non riescono a concretizzare.
Nella ripresa Catania più determinato. Raffaele lascia Sales negli spogliatoi e preferisce Golfo, vivace, tutto sommato. Al secondo minuto della ripresa è chiaro l'errore arbitrale di Miele di Nola, che fa scaldare gli animi dei rossazzurri: Di Piazza viene atterrato in area di rigore ma il giudice di gara non fa una piega.
Il cambio decisivo per gli etnei arriva al 53’ con l’uscita dal campo di Maldonado per Sarao: proprio lui dieci minuti dopo trova la rete del pareggio spiazzando Frattali. Un secondo tempo all'altezza delle aspettative, diverse occasioni per i pugliesi del tecnico Massimo Carrera e altrettante per gli etnei.
Al 72’ Raffaele sostituisce Russotto (in chiaroscuro) tornato oggi in campo dopo un lungo stop: al suo posto subentra Manneh, la cui presenza farà la differenza fino al triplice fischio. A dieci minuti dalla fine Di Piazza stremato lascia il campo a Rosaia, si rinnova quindi il reparto più avanzato, in cerca del gol della vittoria.
La svolta o se vogliamo la mancata svolta, al 2’ minuto di recupero quando Sarao viene letteralmente "spogliato" in area da Perotta; stavolta il direttore di gara indica senza esitare il dischetto; la tensione sale e nel silenzio del Massimino si presenta Dall’Oglio che calcia senza troppo angolare, consentendo a Frattali di intercettare il pallone. E finisce la partita: 1-1. La tensione degli ultimi minuti è visibile ad occhi nudi, ne è conferma il rosso di Bianco per doppia ammonizione, la seconda per proteste. Partita agguerrita e giocata con grinta da entrambe le squadre. Ma il dubbio rimane invariato ormai da diverse giornate: Raffaele che puntualmente possiamo definire stratega in corso d’opera con i giusti cambi, ha forse qualche difficoltà a schierare la giusta formazione che possa ben contrastare gli avversari fin dal dal 1’ minuto?