Primo argometo? Il piano vaccinale. "Ecco, il piano vaccinale viene attuato in Italia troppo lentamente, e la nostra nazione sembra andare a rilento se paragonata alle altre, pensiamo per esempio ad Israele o alla stessa Inghilterra. E' davvero inammissibile", afferma il prof. Vecchio. Peraltro ricordiamo che quattro sono le fasi del piano vaccinale dell'Istituto superiore di sanità: 1° fase vaccinazione agli over 80, ai personale sanitario, RSA; 2°fase over 60, soggetti estremamente vulnerabili, 3° fase personale docente e non, forze armate, penitenziari e la fascia tra i 18 e i 55 anni; 4° fase over 16, per un totale di 50.773.698 cittadini italiani. Ci sarebbe molto altro da aggiungere poiché numerose sono le perplessità sulla vicenda vaccini, in merito a tutta l'organizzazione. Il prof. Ignazio Vecchio sottolinea come l'applicazione del piano vaccinale sia ovviamente legata ai traguardi raggiunti: "Roberto Speranza non ha un curriculum di esperienza, è stato difeso da giornalisti come Paolo Mieli , praticamente gli inefficienti vengono applauditi. Parlo del Ministro della Salute poiché se il piano vaccinale prosegue a rilento, è lui uno dei maggiori responsabili" . Questo il pensiero della prof.ssa Cristina Tornali: "Il problema è la mancanza di rapidità nell'effettuare i vaccini. Tutto questo rallentamento sta dando agio allo sviluppo delle varianti...". Tutti d'accordo sul fatto che "...Bisogna comprendere che le varianti in un virus sono mutazioni ovvie, non impreviste, anzi attese. Per fare in modo che queste non si sviluppino bisogna creare un'immunità di gregge...". Ad oggi l'Italia ha vaccinato 3.456.292 persone. Questa è una frase commentata una miriade di volte, in questi giorni se ne sta parlando parecchio (insieme a una clip in cui un giovane Walter Ricciardi recita accanto a Mario Merola nel film "Il Guappo") e il prof Vecchio commenta con sdegno: "In qualsiasi paese civile, dopo un'affermazione del genere, Ricciardi avrebbe perso la carica di consulente del Ministro della Salute. Ritengo che la variante in un virus è un'ovvietà, quindi l'allarmismo che creano Speranza e i suoi collaboratori non è altro che un gettare fumo negli occhi della popolazione, per coprire la loro più totale inefficienza nell'attuazione del piano vaccinale. La verità non è patrimonio privato ma ricerca giornaliera alimentata dall'onestà, in Italia valore raro. Io parlo senza condizionamenti, senza padroni e padrini, rappresentando il popolo che subisce. Io per primo sono stanco di essere eterodiretto in nome di adorazioni politiche ed economiche che rispondono ad interesse occulti e non a quelli della democrazia. Non ci meritiamo mediocrità e siamo stanchi di personaggi mediocri che prendono decisioni per tutti". D'altronde come aggiunge la prof.ssa Tornali, il comitato tecnico scientifico dovrebbe essere nominato non dai politici ma bisognerebbe tener conto delle competenze mediche scientifiche dei componenti. "Questo è un virus del pessimismo e del disagio, il lockdown crea seri problemi psicologici. Bisogna tener conto di una riabilitazione psicologica. Interrompendo l'apprendimento sociale, ovvero ogni tipo di rapporto sociale, si va incontro a una regressione psichica e di apprendimento. L'isolamento quindi ha creato questi disagi, senza tener conto delle categorie fragili. La società rischia una regressione totale. Bisogna parlare di questa situazione, guai a sottovalutarla".Su Prima Tv all'Informnazione Raccontata un nuovo appuntamento con Il Cappello di Archimede, con argomenti sempre d'attualità. Protagonisti il prof. Ignazio Vecchio, neurologo e titolare della Cattedra di Bioetica e Storia della Medicina dell'Università di Catania e la prof.ssa Cristina Tornali, fisiatra e direttore del Centro di Accademia di Arti Sanitarie.
Walter Ricciardi, attuale consulente del ministro della Salute, Speranza, un'anno fa disse: "Le mascherine non servono alle persone sane"