Associazione armata, associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanza stupefacente e spaccio in concorso delle medesime sostanze con l’aggravante di avere agevolato il clan Cappello-Bonaccorsi. In pratica gli indagati rispondono a vario titolo anche di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di diverse armi da guerra clandestine, ricettazione delle stesse in concorso, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare la mafia. Operazione minecraft: Massimiliano Cappello e Salvuccio Jr. Lombardo sono considerati i capi e gli organizzatori. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania e dal Servizio Centrale Operativo, sono state avviate a seguito della scarcerazione di Massimiliano Cappello – fratello dello storico leader Turi Cappello – avvenuta il 16 giugno 2019, ed erano finalizzate a monitorare la riorganizzazione del clan Cappello-Carateddi, duramente colpito dai numerosi provvedimenti arresti. Massimiliano Cappello, con Emilio Gangemi, gestiva una piazza di spaccio nel quartiere di San Giovanni Galermo, collaborato sul posto da Giuseppe Paolo Rapisarda, detto “Paolo cupittuni”. Salvuccio Jr Lombardo, nonostante la giovane età, era a capo della squadra più pericolosa, dotata di una notevole disponibilità di armi, la quale aveva la sua base operativa nei villaggi balneari di Campo di Mare e Ippocampo di Mare, nell’Oasi del Simeto. Lombardo era aiutato da Sebastiano Cavallaro, al quale il Gip ha riconosciuto il ruolo di organizzatore, preposto alla gestione degli affari riconducibili illeciti del gruppo di Salvuccio jr Lombardo; tra i quali, essenzialmente, il traffico della droga. La custodia e la manutenzione dell’arsenale erano affidate a Distefano Giuseppe e a Suru Costei, alias “Mariu u rumenu”, persone di estrema fiducia ed abili nel maneggio delle armi. Ed è proprio presso l’abitazione di Giuseppe Distefano che sono stati sequestrati 4 giubbotti antiproiettile e armi con relativo munizionamento. Pistole, mitragliatrici, fucili d’assalto, Kalashnikov. Nel corso delle indagini sono state sequestrate diverse partite di droga e tratti in arresto, in territorio della provincia di Messina, due corrieri che trasportavano la droga. La perquisizione nella casa dell’indagato Giuseppe Francesco La Rocca e presso l’attigua dimora confinante è stata trovata una serra adibita alla coltivazione della marijuana. Sequestrata anche la somma di 188.000 euro in contanti. 1. Cappello Massimiliano, 54 anniI nomi dei 15 arrestati
2. Lombardo Salvuccio Junior, inteso “Salvucciu u ciuraru”, 27 anni
3. Cavallaro Sebastiano, inteso “Seby” o “baffo”, 29 anni
4. Cristaudo Renzo, 28 anni
5. Finocchiaro Alessio, 27 anni
6. Gangemi Emilio, 46 anni
7. Spartano Giuseppe, inteso “u Cussotu “, 32 anni
8. Suru CosteI, alias “Mariu u rumenu”, 37 anni
9. Distefano Giuseppe, inteso “Pumpa”, 44 anni
10. La Rocca Giuseppe Francesco, alias “Colombrino 26 anni
11. Cavallaro Francesco, 36 anni
12. Messina Domenico Alessandro, 28 anni, già sottoposto per altra causa agli arresti domiciliari;
13. Messina Giusi, 46 anni
14. Santoro Giovanni, inteso “Giuvanni sett’anni”, 38 anni;
15. Il provvedimento è stato notificato in carcere a Rapisarda Giuseppe Paolo, inteso “Paolo cupittuni”, 39 anni, già detenuto per altra causa.