Passando da via Dusmet, nei pressi dell'altarino di Sant'Agata, si nota un certo degrado, come testimoniano le foto che pubblichiamo. Cosa sta succedendo? Numerosi devoti, da qualche giorno depositano candele accese di ogni dimensione. Dove sta il problema? La cera delle candele e dei lumi rossi, sciogliendosi - appoggiata precariamente al cancello di protezione - si sparge per terra, col serio rischio di generare piccoli incendi, come avvenuto nel recente passato. Insomma, non c'è nessuno che vigilia. Questo tratto di via Dusmet è chiuso al traffico veicolare ma essendoci la Pescheria aperta, oltre alla villa Pacini, a piedi passa tanta gente così come i devoti che oltre a pregare, lasciano candele, lumi, fiori, guanti, scorzette, sciarpe e messaggi scritti a mano. Insomma, servirebbe in questi giorni particolarmente delicati, una vigilanza per evitare rischi e mantenere un certo decoro. Qualcuno propone di spargere della sabbia? Non è possibile, perchè così si "autorizzerebbero" in qualche modo i devoti a portare le candele e dunque a depositarle in numero considerevole. La vigilanza dei volontari, potrebbe aiutare a gestire quella sorta di pellegrinaggio cominciato già da qualche giorno. Domanda spontanea: a chi compete la "gestione" dell'Altarino di Sant'Agata? Non alla Chiesa, visto che l'Arcidiocesi fa sapere che dopo Porta Uzeda non ha competenza. Verosimilmente spetta al Comune. Altra domanda: perchè allora nessuno è intervenuto? Cosa si aspetta? Il presidente del Comitato dei Festeggiamenti, Riccardo Tomasello, ha allertato chi di dovere, ma fino a ieri sera nulla è cambiato. Proposta? Perchè non incaricare - con appositi turni - i volontari dell'Associazione Devoti all'Altarino di vigilare con discrezione così da poter mantenere decoro e sicurezza? Perchè no...