Era nell’aria, si aspettava solo l’ufficialità. Quello che molti sapevano ma speravano non accadesse alla fine è accaduto, quest’anno “salta” una delle festività più sentite dai catanesi, forse la più importante per la città di Catania. Quest'anno la festa di Sant’Agata, santa patrona della città alle pendici dell’Etna, cambierà volto. La notizia dell’annullamento dei tradizionali momenti di festività agatine ha gettato nello sconforto schiere di devoti che aspettano i momenti religiosi e di festa legati alla santa patrona per tutto un anno. Quest’anno, però, il Covid ha imposto uno stop, per evitare di creare assembramenti che possano costituire un pericolo per la salute pubblica ci si è trovati costretti a celebrare Sant’Agata in tutt’altro modo. Tanta la delusione dei devoti, ma non bisogna dimenticare anche alcune categorie in particolare per le quali la festa di Sant’Agata costituisce un’importante fonte di entrate a livello economico. Una delle categorie già in estrema difficoltà da diversi mesi a causa dell’emergenza Coronavirus e messa ancora più in ginocchio da quest’ultima doccia fredda è quella dei Bed and Breakfast e di tutto un settore legato agli alloggi turistici. Fabio Di Mauro, gestore del B&B Stesicoro - situato proprio al centro di una delle piazze più amate di Catania - commenta così la situazione: «per i piccoli imprenditori come noi questa è una situazione economica veramente pesante. Sapevamo già che la festa di Sant’Agata non si sarebbe potuta svolgere». E proprio da questo periodo dell’anno abitualmente diversi gestori di B&B catanesi traggono maggior profitto, come conferma lo stesso Fabio, dicendo che «aspettavamo questo momento per risollevarci e riuscire a pagare tasse e bollette arretrate».
Quest’anno si ferma tutto, il nemico invisibile contro il quale lottiamo ormai da un anno sembra non voler ancora lasciarci in pace, lasciarci vivere la normalità del nostro quotidiano, strappandoci via anche una delle tradizioni più sentite. «Sant’Agata è una festa religiosa, ma coinvolge allo stesso tempo tutto un business, dalla ristorazione alla recettività. È una festa internazionale che richiama ospiti che da noi vengono ogni anno, catanesi che vengono per godersi la festa e si trattengono anche per 10 giorni». Dagli occhi di chi sopravvive e guadagna grazie a questi momenti dell’anno traspare una dignitosa rassegnazione, uno sguardo di serenità mista a voglia di riscatto, uno sconforto nascosto però dalla consapevolezza che, per sopravvivere, non bisogna gettare la spugna. « Non abbiamo aiuti, pochissimi aiuti per le partite iva. Abbiamo perso Natale, Capodanno… Speriamo per Pasqua». Sant'Agata: festa e business