Quali sono state, nel tempo, le trasformazioni che hanno dato il volto che oggi mostra la città di Catania? Quali sono state le sue trasformazioni da un punto di vista urbanistico, sociale e politico? Questi ed altri interrogativi al centro di una tavola rotonda virtuale, “Colafest III Edizione: per Catania”, evento online in diretta organizzato sulla pagina Facebook della Comunità Resistente Piazzetta - CPO Colapesce per festeggiare i 3 anni della Casa del Popolo Colapesce e non soltanto. Appuntamento domenica 17 gennaio sulla pagina Facebook della Comunità Resistente Piazzetta - CPO Colapesce per un’iniziativa online incentrata su Catania, le sue luci, le sue ombre, i suoi passi avanti e indietro sotto diversi aspetti e angolazioni. Promotori dell’evento si sono fatti attivisti e attiviste che per anni hanno organizzato tramite il collettivo attività sociali, artistiche, culturali e politiche per la città di Catania. Si festeggia il terzo anniversario dalla nascita di un’esperienza collettiva, dall’apertura dei locali dell'ex HardRock abbandonati da 12 anni - nel cuore della pescheria - allo sgombero del giugno del 2019, fino al trasferimento del collettivo nel febbraio 2020 in via Garibaldi 106, dove è nata la casa del popolo Colapesce. Abbiamo parlato con Damiano Cucè - CPO Colapesce - riguardo all’iniziativa del 17. «Festeggiamo i 3 anni dalla nascita del Colapesce, in origine gruppo studentesco, poi collettivo cittadino che ha in seguito occupato uno spazio per riqualificarlo. All’iniziativa, da me moderata, parteciperanno Colapesce insieme a Daniele Cavallaro, attivista Gammazita, e il professor Filippo Gravagna, che insegna pianificazione urbanistica all’Università di Catania». L’iniziativa metterà al centro la città di Catania, si parlerà delle trasformazioni di questa città, soprattutto quelle degli ultimi anni, attraverso i vari passaggi storici e il racconto dell'esperienza di chi, ormai da anni, prova a renderla migliore. L’incontro sarà strutturato in due parti, commenta Cucè: «Nella prima si parlerà delle trasformazioni della città. Ognuno interverrà parlando dal suo punto di vista. Vogliamo concentrarci sul presente attraverso un’analisi delle ultime trasformazioni della città sul piano urbanistico, sociale, politico, piani non slegati l’uno dall’altro ma comunicanti tra di loro». La seconda parte dell’evento vuole invece guardare al futuro, volgendo lo sguardo alle prospettive future e alle possibilità della città. «Attraverso lo sguardo di chi fa intervento sociale e politico sulla città, vogliamo mettere una lente d’ingrandimento sulle trasformazioni del centro storico, i quartieri in stato di degrado e abbandono, le periferie popolate ma prive di servizi e altro ancora». L’incontro vuole lanciare domande e riflettere sulle risposte: «come possiamo fare in modo che problemi come l’elevato tasso di disoccupazione, la dispersione scolastica, la criminalità giovanile e il degrado sociale possano essere risolti?» Domande scomode, complesse che esigono spesso risposte coraggiose, assunzione di responsabilità e volontà di riparazione e riscatto per il bene di una città che, tra le tante ombre, nasconde luci che non possono più venire coperte. In chiusura Damiano Cucè commenta così la situazione attuale della città di Catania: «Il Colapesce ritiene che le amministrazioni che si sono susseguite in questo ventennio hanno contribuito al degrado sempre maggiore di questa città». Colafest III edizione: iniziativa per la città di Catania