È Mauro Bellugi, ex calciatore dell’Inter, ma anche figura importante della nazionale italiana degli anni ’70, il protagonista di una drammatica vicenda causata dal Covid-19. Bellugi, ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano dallo scorso 4 novembre, ha infatti dovuto subire l’amputazione di entrambi gli arti inferiori a causa dell’aggravarsi dei sintomi della pandemia. È chiaro il messaggio dell’ex atleta rivolto in particolar modo a chi continua a negare l’esistenza del virus, invita tutti a non abbassare la guardia in quanto le conseguenze non sono irrilevanti e la sua storia ne è la prova. Diversi i messaggi di vicinanza arrivati all’ex difensore dopo l’accaduto, l’amico e compagno di squadra Ivano Bordon, ex portiere nerazzurro, gli ha dedicato una lettera in cui ricorda non solo i momenti in campo, ma anche la convivenza e le avventure vissute insieme. Mauro Bellugi ha giocato in diverse squadre durante la sua carriera, ma da sempre sostiene che “l’Inter è la sua famiglia”. La società stessa non appena appresa la notizia ha offerto a Bellugi un ruolo in società, e quest’ultimo ha promesso che una volta dimesso dall’ospedale e non appena potrà camminare con l’aiuto delle protesi andrà a trovare Marotta, con il quale si è sentito telefonicamente.