Nel flusso continuo di informazioni succedutesi di recente, cerchiamo di fare chiarezza sui possibili scenari che nei prossimi mesi potremmo vivere, limitandoci ad analizzare esclusivamente l'iter giuridico, provando a lasciare da parte il nostro animo da tifoso. Dalle scarne informazioni in nostro possesso, pare che il Gruppo Finaria, che controlla il 100% del Calcio Catania Spa, abbia depositato presso il Tribunale di Catania, Sezione Fallimentare, ricorso per l'accesso alla procedura concordataria (pare in bianco). In conseguenza di ciò verranno (o sono già stati) nominati dal Tribunale dei commissari che subentreranno nell’attuale amministrazione di Finaria, per prendere le decisioni necessarie al fine di rientrare dalla complessa posizione debitoria entro 120 giorni. Tuttavia, l'offerta di acquisto avanzata dalla Cordata catanese di 2 milioni di euro rateizzati è stata reputata non congrua. Il ruolo dei commissari è quello di valutare non solo le proposte da un punto di vista meramente economico, ricordiamo che la valutazione stimata della società sportiva oscilla tra 5 e 10 milioni di euro oltre la posizione debitoria, ma anche le garanzie che le sorreggono per poter essere onorate. Il Tribunale, dunque, valuterà, prendendone visione, tutte le offerte che arriveranno pubblicamente, in assoluta trasparenza, e quindi non ci saranno più "giochetti" di presunte offerte presentate e non valutate. Qualora non si riesca a trovare in questo frangente un acquirente, tra le molteplici ipotesi che potrebbero manifestarsi, la più probabile è che la società possa finire all'asta, rischiando seriamente di scomparire nell'eventualità che nessuno si faccia avanti perchè intimorito dalla (presunta) posizione debitoria. Evento a cui nessuno di noi si augura di dover mai assitere. Ma nulla è perduto! I possibili aiuti del Governo, in seguito proprio alla pandemia, potrebbero paradossalmente dare un pò di fiato alla morsa debitoria che sta stringendo la società e consentirle di avere più tempo per trovare l'offerta giusta che possa traghettarci verso lidi, non troppo lontani nel tempo, dove abbiamo navigato e dove vorremmo tornare a navigare. Enrico Gurrieri, avvocato civilista, penalista e amministrativo