L’emergenza Coronavirus e le pesanti ricadute sull’economia stanno mettendo in difficoltà molte famiglie a basso reddito o lavoratori autonomi. Per attivare misure di contrasto agli effetti economici negativi del Coronavirus in Sicilia, il governo regionale ha previsto di incrementare il budget, da destinare ai Comuni, per l’assistenza alimentare delle famiglie più disagiate, portando le risorse a duecento milioni di euro. A queste si aggiungono altri cento milioni di euro che serviranno a istituire, all’Irfis, uno speciale Fondo per il finanziamento al consumo per le famiglie. Verranno concessi prestiti, in parte a fondo perduto, fino a cinquemila euro, a interessi zero. Un calvario il discorso cassa integrazione in Sicilia. 135 mila le domande ma la Regione non ne ha esaminata nessuna. La causa? Il mancato dialogo fra i sistemi informatici della Regione, che riceve le domande tramite i Centri per l’impiego, e quelli dell’Inps. A chiederla quindi 33mila aziende e 135mila lavoratori, dopo il via libera del Governo centrale, per l’emergenza Coronavirus. "Il problema, specificano dal dipartimento Lavoro di Palazzo d’Orléans , è già stato risolto”. In settimana i primi decreti dovrebbero essere trasmessi all’Inps, ma le famiglie non riceveranno comunque il denaro prima di metà maggio. «Se anche i primi decreti arrivassero subito le famiglie non riceveranno comunque il denaro prima del 10 maggio», avverte il segretario generale della Cgil Alfio Mannino. Intanto all’ufficio regionale del Lavoro è stata istituita una task force di 138 uomini che si occuperà delle pratiche. Secondo i calcoli ogni giorno si potrebbero smaltire circa le pratiche di 3mila imprese, per smaltire l’arretrato servirebbero undici giorni, e bisognerebbe lavorare pure il sabato e la domenica. E per dirla con le parole di Giovanni Greco, presidente dell'ordine dei consulenti del lavoro di Catania, “Rischiamo di passare dall’emergenza economica a quella sociale”. I tempi sono incerti, lenti i processi burocratici, i lavoratori in attesa del sostegno a reddito. La situazione legata alle procedure per richiedere gli ammortizzatori sociali è critica, il settore terziario non sembra godere di migliore salute. La situazione è preoccupante proprio perché fino al 16 di aprile non vi era il software che elaborava le istanze. “E la fase istruttoria delle istanze è iniziata ieri pomeriggio a ben tredici giorni di distanza dall’invio delle richieste, denuncia Greco, che prevede - dati alla mano - la presentazione di 42 mila domande per 150 mila lavoratori coinvolti, oltre il 20% di questi solo a Catania. Una mole di lavoro enorme da compiere attraverso una procedura molto complessa. La tempistica stimata è allarmante insomma. Incerti i tempi di pagamento, il rischio per il presidente dell'ordine dei consulenti del lavoro di Catania, è quello di arrivare a estate inoltrata…