Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi il piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma" per la fase 2 del Coronavirus. "Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio. Molti cittadini sono stanchi e vorrebbero un significativo allentamento delle misure" anti contagio "o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina, ma sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme. Il programma della fase 2 "deve avere un'impronta nazionale, perche'" deve riorganizzare il lavoro, ripensare le modalita' di trasporto e dare nuove regole per le attivita' commerciali. "Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga pero' conto delle peculiarita' territoriali". Perche' il trasporto "in Basilicata non e' lo stesso che in Lombardia. Come pure la recettivita' degli ospedali cambia da Regione a Regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati". Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri