Boom di domande per i buoni spesa, le richieste di aiuto aumentano, incessante la presentazione delle richieste per il sostegno economico in favore dei soggetti e i nuclei familiari in difficoltà. 16,500 le domande pervenute al Comune di Catania, c’è stato tempo fino al 10 aprile; l’Amministrazione, a fronte del nuovo bisogno di aiutare le famiglie in difficoltà per emergenza sanitaria determinata dal Covid-19, ha infatti pubblicato l’avviso per accedere alla solidarietà alimentare attraverso l’utilizzo di una card, spendibile per generi alimentari e/o beni di prima necessità negli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa. I fondi disponibili sono quelli assegnati al Comune di Catania da provvedimenti della Protezione Civile nazionale e dalla Regione Siciliana. Si tratta di 400,00 euro, di cui 300,00 euro per generi alimentari e 100,00 euro per prodotti di prima necessità… La situazione è davvero drammatica, tanta gente ha fame e non ha denaro per sfamarsi. Sono 2,7 milioni le persone che in Italia sono costrette a chiedere aiuto per il cibo, rivolgendosi alle mense o ottenendo pacchi alimentari. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti secondo cui con l'emergenza Coronavirus e la perdita di opportunità di lavoro anche occasionale, si aggrava la situazione di tante famiglie. Le maggiori difficoltà si registrano proprio nel Mezzogiorno… Vi avevamo parlato della storia di Ester Battaglia, la giovane donna forte e fragile, moglie di Claudio e mamma di tre figli, e per aiutarla, Sicra Press, la nostra agenzia di comunicazione, ha lanciato una sottoscrizione, grazie a cui ha ricevuto 872 euro, ma forte è il suo appello. "Ho ricevuto due pacchi spesa dal comune, ho cercato di rintracciare l'assessore Porto, ma non sono riuscita. Ringrazio chi mi ha aiutato. Ho fatto la spesa, ho pagato parte dell'affitto, comprato vestiti al piccolo. Vorrei incontrare l'assessore Porto per farmi ascoltare", ha asserito Ester.Complicata anche la situazione di Massimo Miano, 43 anni. Circa quindici giorni fa ha fatto domanda al comune di Catania per ricevere un buono alimentare, e ad oggi non ha ricevuto risposta, così come tante altre famiglie. Massimo abita con la madre ed il fratello; tre persone e una pensione. Lavorava nell’ambito della ristorazione, come cameriere di sala, peraltro, situazione triste quanto vera, lavorava in nero. Una famiglia che non riesce ad arrivare a fine mese: le spese sono tante, tra tasse, uscite obbligatorie e farmaci, la pensione non può bastare. “Siamo strettissimi, stiamo per toccare il fondo”, ha asserito Massimo durante la nostra intervista, ma comunque non si arrende e lancia pure un appello in un commento su facebook: “Se qualcuno ha paura di chiedere aiuto non è vergogna, bisogna essere umili. Chiamate Sicra Press e esponete la vostra situazione economica. Chiedere aiuto è una forza per la sopravvivenza”…