di Alfio Franco Vinci La settimana che precede la Pasqua 2020, la cosiddetta settimana di passione, resterà scolpita per sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori. Non vorrei essere catastrofico, anche perché in genere sono ragionevolmente ottimista, ma è verosimile pensare che la ricorderemo come “l’inizio della fine”. Il virus, tenuto colpevolmente nascosto dal nostro governo per quasi un mese, senza che quel tempo venisse in alcun modo impiegato per prepararsi all’inevitabile, continua a farla da padrone ed oggi siamo ad oltre 18.000 morti in 47 giorni; per Pasqua, al cinquantesimo giorno saranno 20.000, visto il tasso di crescita. Il blocco delle attività economiche ci ha portato sull’orlo del precipizio e ci pone davanti ad un dubbio da Conte Ugolino: ricominciare a lavorare per poter mangiare o morire di fame per poter vivere? Sto estremizzando, ma non troppo. In una condizione come quella descritta preoccupano le argomentazioni della ministra alla famiglia che ha caldeggiato la “terapia dei giardinetti “per i bambini stressati da tre settimane di permanenza in casa; Verrebbe da urlare con il grande Totò: ”ma mi faccia il piacere“ Ancor più preoccupavano, oggi non più perché sono diventate certezze,le ondivaghe posizioni del prof Conte in materia economica. Mentre il decreto di Marzo non ha prodotto alcun beneficio, ma solo confusione,brutte figure internazionali e delusioni per chi aspettava se non la manna dal cielo,almeno qualche osso da spolpare,la nostra guida suprema esita un nuovo decreto col quale millanta per risorse disponibili (400 miliardi) quelle che in realtà sono garanzie della Cassa depositi e prestiti ( cioè i nostri risparmi nei libretti postali)al sistema bancario, delegato alla concessione di prestiti,con i suoi doverosi tempi istruttorii e di valutazione del merito creditizio. Lo Stato in pratica riserva a cittadini ed imprese lo stesso trattamento ricevuto dalla UE: se vuoi soldi indebitati. Con lo stesso decreto, ben nascosto in un articolo che parla d’altro, concede a se stesso a pochi altri l’impunita’ per gli errori commessi nella gestione della pandemia , crea il caos con le “ libere uscite” e punisce le Autorità locali che hanno preso sul serio i divieti di uscire di casa, di andare a zonzo e di varcare lo stretto di Messina. Di fronte ad una UE, che si è tolta la maschera negandoci , per bocca della Germania,sostegno diretto , fa la voce grossa :” non accetteremo mai il MES e se occorre faremo da soli”,lasciando sottintendere una minaccia di “ italexit “, e poi cede, mandando in prima linea il professore di storia, alle 16 ore di arringa dell’Olanda,pupazzo della ventriloqua Germania. Non solo non ci saranno EuroBond, cioè aiuti diretti,ma solo facoltà di indebitarci, e, non appena non potremo onorare i debiti,visto che abbiamo accettato il MES, arriveranno gli esattori “ made in UE”, non molto dissimili da quelli impiegati dagli usurai professionisti. Scriviamoci la data del 9 Aprile 2020. Qualcuno prima o poi, e non necessariamente con le buone, dovrà rendere conto del giorno della vergogna. Chi , meno di due anni fa ha impedito che a Ministro dell’economia andasse Paolo Savona,chi tiene ai margini economisti del calibro del prof Rinaldi,chi non si è ancora deciso a chiamare al Governo persone serie,competenti,responsabili e con una reputazione internazionale inattaccabile,ha le stesse responsabilità degli squallidi collaborazionisti,o meglio traditori, che ci stanno consegnando alla Germania. A nulla varrà aver preannunciato, ma non ancora attuato, un potenziamento del Golden power,quando le funzioni decisorie non saranno più in mano nostra ma della Troika. Abbiamo troppe attività appetitose, a cominciare dalle acciaierie più grandi d’Europa, perché i lanzichenecchi non siano pronti ad avventarsi. Nel frattempo fra un tulipano e l’altro l’Olanda, senza caricarsi di oneri di infrastrutturazione industriale del territorio, si prepara ad accogliere le sedi legali delle newco che nasceranno dalle spoglie dell’economia italiana. E poi c’era chi era preoccupato che quest’anno non avremmo avuto la sorpresa nell’uovo di Pasqua; Tranquilli,la sorpresa ci sarà,ma la cioccolata e ‘ avvelenata. Alfio Franco Vinci