Gli anziani. Sono loro i soggetti più fragili nella battaglia contro il Covid-19. I casi più gravi di coronavirus infatti si riscontrano in soggetti più deboli in cui la polmonite rappresenta la causa principale del peggioramento delle loro condizioni (con una letalità del 2,3%). I numeri parlano chiaro: circa il 60% dei malati ha un'età superiore a 60 anni. Il 99% dei decessi avviene in persone con più di 60 anni e con patologie di base multiple. E un anziano su dieci è ricoverato in una Residenza sanitaria assistenziale oppure è ospitato in case di cura che in questi giorni da Nord a Sud del Paese stanno divenendo focolai. Una strage di anziani che risiedevano nella casa di riposo Come d’Incanto di Messina, evacuata (con gli operatori stremati) poco più di una settimana fa dopo gli interventi del sindaco De Luca e dello stesso assessore regionale alla Salute Razza. Già, perché una 86enne è deceduta all’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona per insufficienza cardiorespiratoria. La paziente, colpita anche da altre patologie, era risultata positiva al Covid-19 e proveniva appunto dal “focolaio” della casa per anziani Come d’Incanto di via I Settembre a Messina. Struttura che ha fatto registrare 58 casi positivi. Dall’inizio dell’emergenza sono così 19 in totale i decessi di persone contagiate da coronavirus a Messina e provincia, di cui ben 14 provenienti dalla struttura di via I settembre. Da registrare due guarigioni con conseguenti dimissioni dei pazienti ricoverati: il primo, un uomo di 55 anni, si trovava al Policlinico “Gaetano Martino” di Messina; il secondo, un uomo di 73 anni, si trovava all’ospedale “Papardo” sempre a Messina. A Messina le guarigioni totali da Covid-19 salgono così a quota 12. E un’altra ospite della casa di riposo di San Giovanni la Punta è risultata positiva al coronavirus. La donna, già trasportata all’ospedale Cannizzaro, alloggiava nella stessa casa di riposo per anziani dove è deceduta l’80enne risultata positiva al Covid 19. All’interno della struttura salgono a 3 le persone risultate positive al coronavirus e trasportate in ospedale. Il sindaco Nino Bellia intanto rassicura tutti sulle attività di controllo e prevenzione che si stanno effettuando nelle case di riposo per anziani con la direzione dell’Asp. A proposito di case di riposo, quali le precauzioni prese? Le prefetture avrebbero contattato tutti i servizi sociali dei comuni richiedendo di far effettuare ad ogni casa di riposo la comunicazione sullo stato di salute dei pazienti, informando sulle disposizioni da attuare e invitando le case di riposo di evitare l’ingresso di pazienti, di parenti, di fornitori. E per quel che concerne gli ingressi? Per ricoverare un paziente? Bisognerebbe contattare un ufficio preposto e attivato dall’Asp per darne la comunicazione ed attivare eventualmente la procedura. Al momento stesso, per ricoverare un paziente insomma, il medico curante dovrebbe assumersi la responsabilità per iscritto (con pec), che non è infetto da coronavirus…