Dopo la conferma del contagio di medici e vigili dal fuoco, ci sarebbe adesso anche quella in merito al contagio due poliziotti di Catania. Un membro della digos ed un impiegato degli uffici della questura di Catania, avrebbero riscontrato sintomi riconducibili al contagio da coronavirus, entrambi pare siano rientrati da un periodo di ferie. L'esito del controllo a tampone pare sia risultato positivo. Per entrambi sembra sia stato necessario il ricovero in ospedale e per i colleghi con cui sono entrati in contatto nell'ultimo periodo invece obbligatoria la quarantena domiciliare. Di fronte all'ennesimo caso di contagio di chi combatte questa epidemia in prima linea, torna a galla la spinosa questione legata alla mancanza di dispositivi di protezione individuale come guanti e mascherine. Sarebbero state distribuite nei giorni scorsi ai poliziotti delle mascherine "usa e getta", forse le stesse che aveva criticato il presidente della regione Nello Musumeci, inviate da Roma, non esattamente idonee alla battaglia che si sta combattendo. Dovrebbero arrivarne altre, insieme a guanti e gel igienizzante, frutto di varie donazioni ricevute dalla città di Catania, resta comunque la preoccupazione di chi trovandosi in prima linea si espone quotidianamente al contagio. Preoccupazione espressa in una lettera inviata dalla segreteria regionale del Siap al presidente Musumeci. Il sindacato, oltre a richiedere i dovuti dispositivi di protezione avrebbe chiesto a Musumeci di ampliare i destinatari del controllo a tampone. Contemporaneamente purtroppo il paese di San Giovanni La Punta piange una vittima a causa dell'epidemia. A perdere la vita una donna che era ricoverata all’ospedale Cannizzaro di Catania. Lo ha comunicato il sindaco, Antonino Bellia: << Sono vicino al dolore dei familiari>>, ha detto. <<Prendiamo coscienza di quello che purtroppo accade in questa nostra grande famiglia, ognuno di noi ha il dovere di fare la propria parte contribuendo a salvaguardare se stesso e gli altri>>.