di Achille Teghini Il coronavirus potrebbe rivoluzionare anche i trasferimenti: un’unica grande finestra potrebbe essere d’aiuto ai club anche sui bilanci. Questa l’idea della Fifa una lunghissima sessione di calciomercato, dall’estate all’inverno, e senza interruzioni, dall’ultimo giorno delle competizioni alla fine del 2020, se la stagione finisse in anticipo, il lungo mercato potrebbe comunque essere una soluzione per sostenere la ripresa economica delle società. Ci sarebbe un periodo più esteso in cui piazzare possibili colpi, e un periodo più esteso per tentare di vendere alle migliori condizioni. Le idee sono molte e i club di Serie A si dividono sulla possibilità di una ripresa del campionato, in un’estate che si preannuncia rovente, tra chi chiede di concludere la stagione e tra chi afferma che sarebbe assurdo assegnare uno scudetto difronte al dolore generale generato da una tragedia che sta flagellando il mondo intero. L’idea del taglio stipendi del 30%, non sembra al momento soddisfare le aspettative di molti calciatori del massimo mercato, si definirà tutto il prossimo lunedì, quando andrà in scena unavideoconferenza tra le società, Figc, leghe e Assocalciatori. Ma per i calciatori delle leghe inferiori, quali quelli di B, C, e D, che hanno un divario abissale in termini economici con i colleghi della Serie A, il taglio dello stipendi significherebbe percepire un così detto “minimo sindacale” che creerebbe sicuramente molte polemiche. Fra le misure pensate dalla Figc e dai club c’è la richiesta di nuove fonti di reddito, così si è pensato al rilancio del “Totocalcio”, in una nuova formula “7+7” una colonna con sette risultati vincenti da indovinare e sette parziali relativi ai primi tempi delle partite. Un’ipotesi di lavoro già sotto i riflettori poco più di un anno fa e che i fatti di oggi, potrebbero riaccendere accompagnandosi con una modifica legislativa tale da rimettere la Figc e lo sport al centro della divisione dei proventi della schedina per finanziare la nuova fase. Rispetto al calcio, il resto del mondo dello sport sembra essere meno confuso e più determinato, come ad esempio basket, volley e pallamano, che hanno decretato la sospensione e dunque il totale annullamento delle stagioni in corso, probabilmente perché non assoggettati da interessi economici plurimilionari. In Formula 1 i regolamenti e i calendari dovranno tenere conto delle spese dei team più piccoli, che senza correre vivranno il rischio di un collasso finanziario. Per questo motivo sono allo studio modifiche anche sul regolamento sportivo: modifiche straordinarie, figlie di un’emergenza dai confini inaspettati. La speranza è quella di partire in estate inoltrata, è molto probabile che venga rinviato anche il Gp del Canada del 14 giugno. Per consentire di svolgere un numero di Gp sufficienti a distribuire risorse economiche adeguate (almeno 15-18), i team hanno approvato di ridurre i fine settimana a due giorni, eliminando il venerdì di prove, in modo da potere avere più gare consecutive. Vedremo. La situazione è drammatica sotto tutti i punti di vista.