di Achille Teghini Ci risiamo. Cambia il riferimento alle sanzioni, divenute ora multe amministrative, e non più penali, previste per chi viola le norme. Dopo l'approvazione del "decreto Sanzioni" del 25 marzo, che ha appesantito sensibilmente le sanzioni per chi non rispetta le norme, infatti, anti-contagio adottate dal Governo per fronteggiare il coronavirus (con multe da 440 a 4mila euro) a tre giorni dall’ultimo modulo, cambia di nuovo il modello di autocertificazione per circolare. Al Viminale è stato aggiornato l’ultimo schema definito nei giorni scorsi per aggiornarlo con le ultime normative. Ad annunciare l'aggiornamento è stato lo stesso capo della Polizia, il prefetto Franco Gabrielli, a Sky Tg24. Su questo, ha spiegato, "Sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo. E' la terza volta che viene modificata, quella attuale è la quarta autodichiarazione. Non lo facciamo perché non sappiamo cosa fare, ma per aggiornarci alle nuove disposizioni. Questo nuovo modulo intercetterà moltissime delle questione che a volte attendono alle specificità delle singole questioni. Noi saremo all'ascolto, i cittadini ci aiutino ad essere sempre più corretti e attenti alle loro esigenze". Chi esce dovrà quindi specificare di essere a conoscenza delle eventuali ulteriori limitazioni disposte con i provvedimenti del presidente della Regione di partenza e di quelle del presidente della Regione di arrivo. Per il resto il modulo si presenta identico a quello precedente. Questa nuova autocertificazione dunque, ometterà la possibilità di una denuncia, ma inasprirà sensibilmente le sanzioni; come ha infatti rimarcato il capo della polizia Gabrielli, tutto ciò mira a perseguire i così detti “furbetti”: “Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali. Poi c’è un'altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo, fino al 24 marzo su due milioni e mezzo di cittadini controllati ci sono stati 110mila denunciati». Va pure sottolineato che in Sicilia circolano anche i moduli di autocertificazione legati alle disposizioni volute dal governatore Musumeci e Gabrielli ha infatti aggiunto: "Ai miei ho detto che dobbiamo essere rigorosi ma anche umani non solo nelle modalità con le quali ci si rapporta con i cittadini ma anche nel comprendere che i cittadini a volte sono bersagliati da disposizioni non sempre omogenee perché non abbiamo solo disposizioni nazionali, ma anche regionali".