“Se non moriremo di coronavirus, moriremo di fame”, questo il grido d’allarme di Antonio Sutera (nella foto), 45 anni, pizzaiolo (oltre che presentatore di spettacoli neomelodici) di un noto ristorante al lungomare di Ognina, regolarmente assunto, rimasto senza lavoro e senza soldi per il coronavirus, adesso in attesa della cassa integrazione. E proprio come Antonio l’emergenza sanitaria ha portato tanti lavoratori a restare a casa senza entrate e con molte incertezze. Giorni drammatici questi, e per tanti arrivare a fine mese è diventata un’impresa. Così come per Antonio, che non sa più come sfamare i suoi figli: “Con la spesa arrivo fino a domenica, da lunedì non so più come dare da mangiare alla mia famiglia”, dichiara. Una famiglia numerosa quella sua, che sta vivendo un momento di grande difficoltà, composta da otto persone. “A casa mia ho pure un figlio sposato, con la moglie e mio nipote. Siamo arrivati al lastrico. Vogliamo risposte dal governo, non possiamo attendere tre o quattro mesi per la cassa integrazione”, aggiunge Antonio con tono amareggiato. Sì, questo è lo sfogo di un uomo, di un padre di famiglia preoccupato, spinto da un forte senso di dovere e responsabilità, che si sente abbandonato da politici ed istituzioni, che racconta come la sua vita è cambiata, e che si fa portavoce di chi, come lui, si trova nelle stesse condizioni: “Nessuno ci tutela, siamo stati abbandonati da tutti. Nessun politico catanese ci dà risposte. Li ho contattati per ricevere un pacco spesa, ma dicono che tutto è fermo”, racconta deluso e arrabbiato Antonio, che adesso più che mai aspetta delle risposte e che ammette di non arrendersi, di non fermarsi: “Attendiamo fino a lunedì prossimo, poi con altri dipendenti andremo a piazza Duomo per farci ascoltare”. Anche quello del governo risulta essere un tasto particolarmente dolente: “Il premier Conte dice di essere vicino al popolo. Ma come? A livello televisivo? Lo Stato deve essere vicino agli italiani, le loro sono solo chiacchiere. Un operaio non può restare a casa, lo può solo dire chi ha un conto corrente grosso in banca”, conclude così Antonio…