di Achille Teghini In un periodo storico in cui ad imperversare e a stravolgere la vita di milioni di cittadini italiani ed europei è il Covid-19, non è spesso facile riuscire ad accettare delle imposizioni che vengono dettate da una pandemia e da delle restrizioni governative in continuo mutamento. Non si riesce ancora a definire una data di fine quarantena, ma numeri alla mano, sono più le violazioni e le sanzioni che i casi di contagio. Per abituarsi però, bisogna anche saper vivere in armonia con il proprio corpo, la propria mente ma soprattutto nel massimo rispetto di chi ci sta accanto. Per questo motivo, cercando di evitare i famosi “colpi di testa” o inventare “scuse banali” nelle autocertificazioni soltanto per avere un momento di svago o di socializzazione, è giusto saper riscoprire alcune abitudini dimenticate, quali quelle di immergersi nella cultura leggendo un libro, al contrario di stare per ore ed ore davanti alla TV ascoltando e riascoltando le stesse notizie preoccupanti in più di un telegiornale; ma soprattutto quello di allenare il corpo e la mente nei giusti spazi, senza presunzione di voler mettere in pericolo la propria salute e quella degli altri. Così, il professore Feliciano Di Blasi, mental coach, intervenuto nel consueto spazio dell’Informazione Raccontata a cura della redazione di SicraPress in onda su Prima Tv (Canali 87 e 666), ha dispensato i suoi consigli a favore della lotta del nemico invisibile, che potrebbe distruggerci indirettamente, qualora nel post-quarantena, non riuscissimo a recuperare noi stessi. Troppe migrazioni in Sicilia negli ultimi giorni, misure restrittive eluse? Sono d’accordo con il presidente della Regione Nello Musumeci, perché attraverso queste restrizioni sta difendendo i siciliani, l’altra notte è successo una cosa molto grave a Messina con gli sbarchi, è assurdo che non si riesca a controllare un piccolo stretto, la cosa è molto dura e potrebbe portare a delle conseguenze. Io ho parenti a Bergamo e Brescia e so come è scoppiata questa epidemia, per il vogliamoci bene, abbracciamoci, andiamo a fare gli aperitivi e andiamo a mangiare la pizza… Anche il mondo del calcio è in quarantena, lei è d’accordo nell’individuare la sfida di Champions League del 19 febbraio tra Atalanta e Valencia come grande focolaio dello sport? Certo, può essere, in quel periodo si invitava la gente ad uscire ad andare allo stadio, non si capiva cosa stesse accadendo, circa 40.000.00 sostenitori , siamo un popolo particolare, ascoltiamo più gli pseudo comunicatori che la scienza e questo ha scatenato il problema. Bisognava isolare tutto prima. Lei è di Brescia ma vive ormai da anni a Siracusa, come vive la situazione a distanza da amici e parenti? Chi mi chiama da quelle zone sta vivendo una tragedia, mi dicono che muoiono, stanno morendo un sacco di amici miei, ogni 5 minuti passa un’ambulanza, molta gente non ha capito la gravità della cosa, tanta gente che muore e bisogna tutelarci. I suoi consigli per riuscire ad essere equilibrati durante questo periodo di quarantena? I miei consigli per non cadere in depressione durante la quarantena? Se vogliamo uscirne dobbiamo avere fiducia in noi stessi e negli altri, sicuramente dobbiamo anche convincere i nostri amici a non uscire, comunichiamo attraverso il telefono, attraverso i social, cerchiamo di stare uniti. Parlando di attività motoria, qualcuno mi ha detto che sono contro, ma non è così! Ho fatto delle ricerche, correre vicino casa è qualcosa di sbagliato! Perché sei io cammino, la distanza di 1 metro è sufficiente, ma se io comincio a correre al massimo della mia potenza, neanche 10 metri saranno sufficienti perché il tutto si espande. Allora dove e come svolgere correttamente l’attività fisica? Io faccio circa 50 minuti di attività motoria al giorno, negli spazi dove mi è consentito, tra addominali ed altri esercizi aerobici, questo si dovrebbe fare sempre perché fa bene sia a livello fisico che psicologico. Quindi il consiglio è quello di ricavarsi uno spazio per l’attività fisica durante la giornata. Per chi non ha grandi spazi a casa; provate a correre 15-20 minuti, muovetevi e magari fate su e giù per le scale, non seguiamo tutti i telegiornali perché potrebbero coinvolgerci troppo emotivamente, perché dobbiamo impegnare la nostra mente nella lettura, nella cultura e nel movimento. Come ci sentiremo e che futuro ci attende nel post quarantena? Guardando al futuro con ottimismo, immagino una ripresa ad una vita normale, bisognerà tornare per ricostruire, io ho molta fiducia negli italiani, sapremo reagire, mi auguro che tornerà il calcio e tutti glialtri sport, torneremo a fare tutto con più gioia. Capiremo l’importanza della vita, perché molto spesso quest’ultima è più importante della fama, dei soldi e del successo.