Dopo una riunione di poco più di due ore, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto economico anti Coronavirus definito “Cura Italia” dallo stesso Consiglio. Disponibili da subito 25 miliardi di euro, che proveranno a risollevare l’economia e a sostenere sanità, imprese, famiglie e autonomi in questo momento di forte emergenza per tutto il Paese. A ciò si aggiunge un’immissione di flussi per 350 miliardi di euro all’economia reale. Ma non è finita: entro aprile sarà messo a punto un piano di ingenti investimenti, semplificazione e riduzione delle tasse per rilanciare l'Italia, che dovrebbe contare anche sulle risorse europee. Sul fronte sanità il decreto stanzia tre miliardi e mezzo. Regioni e Province autonome potranno anche attivare aree sanitarie all’esterno delle strutture di ricovero o di cura o in altri luoghi ritenuti idonei. La Protezione civile potrà invece erogare finanziamenti alle imprese produttrici di dispositivi medici e di protezione individuale come guanti e mascherine. Saranno anche arruolati eccezionalmente medici e infermieri militari, potenziate le reti di assistenza territoriale e agevolate le condizioni di lavoro della dirigenza medica e del personale sanitario. Stop anche al fisco e a tutte le attività dell’Agenzia delle Entrate. Slittano, inoltre, le scadenze relative all’Iva e alle ritenute Irpef a partire da oggi, 16 marzo. Stanziati oltre 10 miliardi per la tutela del lavoro. Imprese e aziende potranno beneficiare di mutui a tasso zero fino a 15 anni per estinguere debiti bancari. Sul fronte lavoratori dipendenti, la Cassa integrazione in deroga sarà estesa a tutti, dunque anche a chi ha solo un dipendente. Per chi, invece, non può ricorrere alla Cassa integrazione in deroga, potrà fruire del sussidio di disoccupazione. Previsto anche il rafforzamento degli ammortizzatori sociali. Benefici anche per lavoratori autonomi e liberi professionisti, ai quali, se titolari di partita Iva, è riconosciuta un’indennità di 600 euro per il mese di marzo. Aiuti anche alle famiglie in difficoltà. Sono sospese le rate del mutuo sulla prima casa per chi non riceve lo stipendio in questi giorni. Inoltre, i genitori con figli a casa potranno fruire di un congedo parentale straordinario di 15 giorni per il quale è riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione. In alternativa, chi assume babysitter potrà beneficiare di un voucher da 600 euro. Somma che aumenta per il personale infermieristico.