Rispettare le misure varate dal governo per proteggersi, proteggere i propri cari e i più deboli. Tutte le fasce d’età contribuiscono indistintamente ma analizzando i dati, l’Istituto superiore di sanità ha riscontrato che la fascia maggiormente colpita e che ha avuto la peggio fino ad ora è quella degli anziani con un’età media di 81 anni e con patologie pregresse. Proprio per loro diventa difficile lottare contro il virus, ed è a loro che bisogna pensare in questa situazione, più che mai. Inoltre, così come lo stesso capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha sottolineato, bisogna pensare a come fornire un’adeguata assistenza ai senzatetto, per cui le amministrazioni devono mobilitarsi per garantire loro un’adeguata assistenza. Uno sforzo di cui si era fatta carico nel capoluogo etneo, anche in piena emergenza, la Caritas Diocesana di Catania. Proprio ieri pomeriggio, però, la polizia ha constatato l’impossibilità di garantire la corretta protezione e sicurezza (distanza di almeno un metro o evitare gli assembramenti) agli ospiti e agli stessi volontari: dopo aver garantito il servizio all’esterno delle mense Dusmet e dell’Help Center distribuendo colazione, pranzo e cena ai più bisognosi, anche la Caritas a malincuore deve fermarsi. Questo è il quadro riepilogativo della Regione Siciliana, aggiornato alle ore 12 di oggi, così come trasmesso all’Unità di crisi nazionale. Dall'inizio dei controlli, i tamponi negativi analizzati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 1.496; 130 campioni sono stati invece trasmessi all'Istituto superiore di sanità (15 più di ieri). Risultano ricoverati 44 pazienti, 11 in più di ieri: (dieci a Palermo, quindici a Catania, sei a Messina, uno a Caltanissetta, quattro ad Agrigento, due a Enna, due a Siracusa e quattro a Trapani) di cui solo 7 in terapia intensiva (ieri erano 5); 82 sono in isolamento domiciliare; rimangono 2 i guariti e 2 i deceduti. Da ieri, la città di Catania rimane quindi la provincia con il maggior numero di ricoveri (+2), mentre il numero di pazienti in isolamento conta soltanto 4 nuovi casi.
Questa invece la divisione nelle varie province: Agrigento, 18; Caltanissetta, 2; Catania, 57; Enna, 2; Messina, 9; Palermo, 28; Ragusa, 2; Siracusa, 8; Trapani, 4.
Per quanto riguarda la propagazione del Covid-19 in Sicilia, i numeri sono in crescita ma danno speranza, a patto che si rispettino le regole. Lo ha dichiarato all’ANSA lo stesso presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro: "È infatti possibile che al Sud i casi di Coronavirus rimangano limitati, così come il numero di pazienti che necessitano di terapia intensiva. È chiaro che i numeri registrati al Sud (comunque in aumento) non sono equiparabili a quelli del Nord Italia, e proprio per evitare un eventuale picco o ulteriore circolazione del virus è necessario rispettare le misure."