Sale a sei il numero dei deceduti con coronavirus in Italia e sono 229 i contagiati. Le vittime sono tutte persone anziane con un quadro clinico generale compromesso in precedenza. Intanto nel pomeriggio si è svolto nella sede catanese della Regione Siciliana l’incontro operativo convocato e presieduto dal governatore Nello Musumeci per concordare misure preventive omogenee da adottare in tutti i Comuni dell’Isola per l’emergenza coronavirus. Hanno partecipato numerosi addetti ai lavori, come il presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando, l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza e il capo della Protezione civile in Sicilia, Calogero Foti. Non c'e' motivo di essere allarmati - ha ribadito Musumeci - la Regione e tutte le strutture preposte hanno fatto e stanno facendo ciò che è possibile fare per mantenere alta l'attenzione. Abbiamo operato cinquanta tamponi negli ultimi giorni, per cittadini che potevano presentare qualche sintomo, e tutti hanno avuto esito negativo...". Musumeci sulla psicosi da influenza ha sotolineato che "...non bisogna andare nei pronto soccorso; ma chiamare i numeri del servizio preposto (1500), per valutare meglio i sintomi, per poi procedere; con la prova del tampone che può essere fatta nel Policlinico di Catania e di Palermo. Se si dovesse accertare un caso di contagio sono stati allertati gli ospedali militare di Palermo e di Messina". E' stato anche detto che sono state sospese le "gite scolastiche da e per la Sicilia" mentre non sono state annullate "le manifestazioni pubbliche all'aperto". Poi il governatore ha aggiunto alcuni particolari: "Noi dal 27 gennaio abbiamo come Regione emanato una direttiva affinché ogni struttura sanitaria potesse muoversi secondo indicazioni precise. Le misure adottate sono di cautela e più che preoccuparsi, diciamo ai cittadini, occorrerebbe occuparsi, curando in modo particolare l'igiene personale, lavare le mani lasciandole sotto l'acqua per 20 secondi". Sui controlli aeroportuali resta qualche perpelssità. Musumeci ha snocciolato i dati: "I controlli aeroportuali non sempre appaiono adeguati: ieri ci sono stati 63 voli nei principali aeroporti della Sicilia, con l'arrivo di 9.620 passeggeri: per fortuna tutti i controlli sono risultati negativi, però oggi risulta che migliaia di altri cittadini italiani e stranieri siano arrivati in Sicilia senza un'accurata azione di controllo. E' giusto che la gente lo sappia e che lo sappia l'unità di crisi nazionale e domani porremo a Roma la questione per ottenere garanzie anche su questo aspetto". E le scuole? "La chiusura delle scuole qui non si pone in questo momento perchè non suggerita da autorità nazionali. Lo stesso vale per le università. Domani (martedì 25 febbraio) sarà uno dei temi da affrontare sul tavolo del governo nazionale". Da ieri intanto su disposizione di una circolare del ministero della Salute vengono sottoposti a tampone per la ricerca del coronavirus tutte le persone con sintomi «di malattia da sindrome simil influenzale e sindrome respiratoria acuta e casi sospetti di sindrome da coronavirus».