Riceviamo da Ernesto Abate, segretario regionale del Sifus Consorzi di Bonifica, la seguente dichiarazione sugli sgravi consortili. A proposito degl isgravi consortili: A Catania ad esempio, si è passati da una cifra di 300.000 euro circa del 2017 (riferito all’anno 2016), ai 500.000 euro circa del 2018 (riferito all’anno 2017), per arrivare a 700.000 euro circa nel 2019 (riferito all’anno 2018); ma vuoi vedere che nel 2020 brinderemo per il raggiungimento del MILIONE DI EURO???? Si tratta di soldi da restituire agli agricoltori, per il mancato servizio erogato! Somme che il Consorzio incassa in meno e soldi che vengono tolte dalle casse consortili che se spesi per la dovuta manutenzione, avrebbero accresciuto il grado di soddisfazione e fabbisogno del mondo agricolo! Creando non solo una riduzione degli sgravi, ma addirittura una maggiore percentuale di contribuenti capaci di sostenere il costo del balzello. Questi sono risultati della gestione mangeriale dell'ente consortile, infatti ormai i direttori generali più comunemente chiamati manager per norma di legge in materia, imprimono con le loro linee guida l'orientamento funzionale. E politico regionale rispetto alla scelta opinabile di aver creato due mega comprensori come Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale, utili solamente ad abbassare il livello dei servizi e capacità di risposta sul territorio. Ma, mentre per la parte politica si sta provvedendo a porre riparo all'errore, mediante la presentazione di un ddl di riforma dei Consorzi di Bonifica in itinere in III Commissione Attività Produttive all'Ars, rimane sospesa la questione gestionale che ricordiamo essere molto delicata, specialmente rispetto alle questioni legate al direttore generale Bizzini. Ci auguriamo che la scelta commisssriale sia irreprensibile come ha dimostrato fino ad ora, per non compromettere la stagione irrigua 2020 ed il futuro di un ente, strumento degli agricoltori". E. Abate