Un ragazzo è morto, forse perché i quattro uomini hanno ecceduto in forza durante l’arresto, forse perché stava male o perché se l’è cercata, come qualcuno potrebbe pensare. Il tema delle “morti di Stato”, che da molti anni divide l’Italia, è al centro della pièce "Quattro uomini chiusi in una stanza"che arriva sabato 15 (ore 21) e domenica 16 febbraio (ore 18) al Piccolo Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale, nell’ambito del percorso “Teatro Civile”. Scritto e diretto dal regista napoletano Mario Gelardi - autore e regista, tra l’altro, della versione teatrale del romanzo Gomorra insieme con Roberto Saviano - lo spettacolo è prodotto dal Nuovo Teatro Sanità e vede in scena gli attori Ivan Castiglione, Riccardo Ciccarelli, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca nei panni di quattro esponenti delle forze dell’ordine in quattro momenti della loro vita, montati in modo non cronologico, per lasciare allo spettatore l’ultimo passo, l’ultimo sguardo, l’ultimo pensiero che metta ordine nella storia. Quattro punti di vista che devono diventare uno solo, perché di fronte al giudice non ci possono essere contraddizioni. Allora non resta che accordarsi, fornire una storia unica, non importa che sia vera o falsa, basta che sia credibile. Lo spettacolo affronta il confine sul quale un uomo delle forze dell’ordine può muoversi, quella frontiera esile che divide la legalità dall’illegalità. «Ho voluto affrontare questo tema delicato da un punto di vista insolito, ribaltando la cronologia degli eventi, perché questo non è un thriller, non c’è un colpevole da scoprire», spiega il regista napoletano Mario Gelardi. «I quattro uomini disegnati in questa vicenda, hanno una psicologia semplice, una volontà che è a servizio del corpo che rappresentano: non devono pensare a come comportarsi, i loro atteggiamenti sono spontaneamente automatici. Mai chiedersi il perché. Agire. Agire prima che sia troppo tardi, intessere una rete di complicità che li metta al riparo. Questo spettacolo nasce dalla volontà di capire come sia possibile che uomini che scelgono nella vita di
difendere il cittadino, di stare dalla parte dello Stato, possano decidere di passare dall’altra parte della strada». Il regista Mario Gelardi debutta come regista in teatro nel 1997 con Una notte americana di Arthur Miller. Nel 2002, con il testo Malamadre, vince il Premio Flaiano e negli anni seguenti riceve il Premio Ustica (sezione del Premio Scenario) nel 2005 ed il Premio Girulà nel 2007 con Quattro, testo scritto con Giuseppe Miale di Mauro. Sempre insieme a Giuseppe Miale di Mauro è tra i finalisti del Premio Riccione per il teatro con Becchini. Il 2007 segna un anno importante nella carriera artistica di Mario Gelardi. Insieme a Roberto Saviano è, infatti, autore e regista della versione teatrale del romanzo Gomorra (2007), con cui ottiene numerosi riconoscimenti tra cui il Premio E.T.I. Gli Olimpici del Teatro come migliore autore di novità italiana ed il Premio Enriquez. Lo spettacolo conta più di 300 repliche solo in Italia e più di una versione all’estero. Nel 2010, pubblica il suo primo romanzo, Liberami dal male, sulla storia di Marco Marchese, in cui si affronta il tema della pedofilia in ambito ecclesiastico. Nel 2013 assume la direzione artistica del Nuovo Teatro Sanità, uno spazio nel centro storico di Napoli, adibito in una chiesa settecentesca. Ha portato in scena La paranza dei bambini, dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e con lui adattato per il teatro. Nel 2017 riceve il Premio Giuseppe Fava per il teatro e l’impegno civile, quindi il Premio Rete Critica come Miglior progetto teatrale per il Nuovo Teatro Sanità. Ha partecipato all’edizione 2019 del Napoli Teatro Festival Italia con il progetto 629 – Uomini in gabbia.
QUATTRO UOMINI CHIUSI IN UNA STANZA scritto e diretto da Mario Gelardi con Ivan Castiglione, Riccardo Ciccarelli, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca costumi Alessandra Gaudioso disegno luci Alessandro Messina assistente alla regia Roberta De Pasquale aiuto regia Alessandro Palladino foto di scena Vincenzo Antonucci produzione Nuovo Teatro Sanità Prezzo biglietto 15 euro (prevista riduzione per gli studenti)
Piccolo Teatro della Città, sabato 15 febbraio (ore 21), domenica 16 febbraio (ore 18)