Lucarelli allarga le braccia. Prova a far andare avanti la baracca, consapevole di dover metterci la faccia. Ci mette la faccia a fine gara. Non ha voglia di mollare. Queste le parole di Lucarelli a fine gara: "Sarò l'ultimo a lasciar la barca, perchè la barca sembra aver intrapreso una rotta senza ritorno, andrò a fondo per ultimo...". Tutto questo perchè la squadra vista al Massimino contro il Monopoli è semplicemente disarmante. Certo, bisogna tenere presente il contesto nel quale si sta dibattendo il Catania Calcio ("Catania brucia..." ha detto Lucarelli). Il Monopoli comunque vince 2-0: vantaggio nel primo tempo al 17esimo con Fella, con dormita difensiva sul cross basso dalla destra. Nel secondo tempo il raddoppio di Donnarumma al 66esimo su "papera" di Furlan. Senza dignità. Senza nerbo. Senza determinazione. E senza cuore. Un dato su tutti? Nessun vero tiro in porta. Sembra addirittura che la squadra giochi contro questa società: certo, forse esageriamo ad affermare questo, ma l'impressione è questa dopo aver seguito i novanta minuti di Catania-Monopoli. Le responsabilità? Certamente non sono della squadra, ridotta ai minimi termini (anche sotto l'aspetto tecnico) da un mercato senza logica (tranne quella economica...) e non è possibile prendersela con Lucarelli, che già a Terni (gara di Coppa) era andato su tutte le furie per la mancanza di rinforzi adeguati. La responsabilità è chiara: nessuno può negare che l'attuale dirigenza ha fatto bene, anzi benissimo, in Serie A, ma il ciclo è finito da almeno 5 anni. I tifosi sono avviliti, stanchi, quasi rassegnati a vedere "perdere" la squadra del cuore. Stadio deserto con 673 biglietti venduti!!! Squadra in campo senza dignità. E i massimi dirigenti? Silenzio assoluto...