A meno di colpi di scena in extremis Catania-Casertana, in programma domenica alle 15 allo stadio Massimino, si disputerà a porte chiuse. Non entreranno nemmeno gli abbonati. La Prefettura etnea ha disposto la chiusura di tutti i settori dello stadio Massimino per motivi di sicurezza. Sembra che il Catania abbia difficoltà nel predisporre un servizio di stewarding adeguato alle norme attuali. Ecco il comunicato: "Nel pomeriggio odierno alla Casertana FC è stato notificato il provvedimento del Prefetto di Catania che ha disposto la disputa a porte chiuse della sfida Catania-Casertana in programma allo stadio Massimino domenica 24 alle ore 15. La disputa del match in assenza di pubblico è stata disposta con la seguente motivazione: vista la nota della Questura del 10 novembre 2019, che ha evidenziato le difficoltà della Società Calcio Catania a predisporre un servizio di stewarding conforme alla vigente normativa in materia, e vista la nota della Questura dell'11 novembre 2019 con cui è stato evidenziato che tra gli ultras delle contrapposte tifoserie del Catania e della Casertana persiste un'acerrima e storica rivalità, sfociata anche di recente in azioni violente". Sui social è esplosa tutta la la rabbia dei tifosi, specie degli abbonati che non potranno accedere allo stadio. In generale c'è la preoccupazione per il susseguirsi di eventi poco chiari: i due massimi dirigenti (Lo Monaco e Pulvirenti) nell'occhio del ciclone, critiche a non finire anche per un'atmosfera quantomeno "strana" che si respira attorno alla società rossazzurra. Il tutto in una convulsa giornata in cui era prevista proprio la conferenza stampa dell'Amministratore delegato Pietro Lo Monaco su questioni tecniche e anche per smentire voci di crisi all'interno del club. Con una nota, la società in tarda mattinata ha cancellato l'incontro con la stampa (domani, sabato 23 novembre, parlerà Lucarelli, alle ore 14). Qualche settimana fa (il 7 novembre scorso) la società che per anni aveva garantito il servizio d'ordine, la World Service di Arturo Magni, aveva deciso di disimpegnarsi dal club rossazzurro per spettanze arretrate non corrisposte. E così sono iniziati i problemi nonostante Catania-Sicula Leonzio di campionato si sia giocata a porte aperte, lo scorso 10 novembre.