Catania-Leonzio, minuto 57 con i bianconeri in vantaggio per 1-0: i rossazzurri sembrano bloccati psicologicamente; Lucarelli, per dare una svolta alla gara, decide di sostituire prima Lodi e poi Biagianti, mandando in campo rispettivamente Di Molfetta e Mazzarani. Una scelta importante, netta e coraggiosa che sembra spavalda ma che alla fine premierà il tecnico rossazzurro: il Catania infatti, senza i due “senatori”, cambia registro e acquista molta più fluidità; e non è stato un caso che sia stato proprio Mazzarani a dare la scossa segnando come un avvoltoio il gol del pareggio, con la rimonta completata poi dal cinico Di Piazza (nella foto) favorito da un retropassaggio di Grillo, è vero, ma rinvigorito dagli inserimenti di Mazzarrani, Di Molfetta e di Lele Catania. A questo punto la domanda sorge spontanea: si può dunque fare a meno di Lodi e persino di Biagianti? Il campo domenica ha risposto positivamente ma sicuramente è questo ad oggi il principale interrogativo che attanaglia la mente di Cristiano Lucarelli in vista della trasferta di Catanzaro. Il tecnico rossazzurro confermerà la formazione del secondo tempo, quella che insomma ha finito la partita, anche al Ceravolo? Verosimilmente gli ingressi di Di Molfetta ma soprattutto di Mazzarani hanno dimostrato che il Catania, al momento attuale, non può prescindere dalla grinta e le qualità del numero 32 rossazzurro, domenica scorsa uno dei migliori, e se la sua presenza in campo esclude quella di Lodi (con la Leonzio in realtà spento e poco incisivo), probabilmente il tecnico livornese dovrebbe ripartire proprio dal centrocampista d'attacco romano, perchè a Pagani (dove non si è giocato il match) Lodi era destinato in panchina, come riportato dalla distinta presentata all'arbitro. Riguardo Biagianti invece, è risaputo, il centrale di difesa non è il suo ruolo e Lucarelli aveva già anticipato tempo fa che il centrocampista non sarebbe stato sempre impeccabile in tutte le uscite e proprio domenica il capitano rossazzurro non è stato brillante, anzi ha subito la pressione degli attaccanti e dei centrocampisti della Leonzio, con una prestazione a tratti opaca. Il tecnico etneo, in ogni caso, però, dovrà anche fare i conti con l’infermeria e valutare le condizioni di Mbende, Calapai e Welbeck tra i tanti, per arrivare a delle scelte definitive, oltre alla squalifica di Dall'Oglio, in vista del confronto serale di Catanzaro (fischio d'inizio alle 20,45). Una partita difficile che farà da spartiacque per i rossazzurri soprattutto per la classifica che vede il Catania troppo indietro rispetto alle prime e conquistare un successo lontano dal Massimino (il secondo stagionale....), permetterebbe ai rossazzurri di avvicinarsi alle prime cinque (Reggina, Ternana, Potenza, Monopoli e Bari) che, ad oggi sembrano tanto, troppo lontane. Proprio nella scorsa stagione (esattamente il 10 marzo del 2019), il Catania guidato in quel periodo da Novellino, espugnò il Ceravolo in rimonta con il punteggio di 2-1: reti di D’Ursi in apertura di match per i calabresi e pareggio sempre nel primo tempo del tanto contestato Marotta: nella ripresa Di Piazza realizzò il gol vittoria…Chissà, corsi e ricorsi storici nel calcio non sono utopia.