Concorsi truccati all'Università di Catania. Associazione a delinquere, corruzione, induzione indebita, falsità ideologica, falsità materiale, turbata libertà, abuso d'ufficio e truffa aggravata i reati contestati. Secondo l'accusa della Procura (si parla di sistema paramafioso...), a pilotarli sarebbero stati il rettore di Catania, Francesco Basile e altri nove docenti dell'ateneo che ora sono accusati di associazione a delinquere finalizzati alla corruzione e alla turbativa d'asta. I dettagli dell'operazione sono stati ufficializzati dal procuratore Carmelo Zuccaro in conferenza stampa. Ben 14 gli atenei coinvolti in Italia in questa operazione chiamata "Università Bandita"
. L'operazione della Digos ha consentito di accertare l'esistenza di 27 concorsi truccati 17 per professore ordinario, 4 per professore associato e 6 per ricercatore. Insomma, famiglie potenti che da sempre governano l'Università etnea. Le cimici della Digos registrano il Rettore Francesco Basile, sospeso dal Gip di Catania, mentre spiega quali siano le regole dell'Università. “Ne ho uno al giorno – dice il Magnifico Rettore - che viene per un problema di parentela o di... perché poi alla fine qua siamo tutti parenti… si, si, sono tanti parenti… penso perché sono… alla fine l’Università nasce su una base cittadina abbastanza ristretta una specie di élite culturale della città perché fino adesso sono sempre quelle le famiglie…”.. Ecco i nomi dei professori sospesi dal pubblico ufficio: