Maurizio Grosso non scherza. Il leader nazionale del Sifus Confali, è sul piede di guerra sulla delicata situazione della partecipata Pubbliservizi. "Giovedì20 giugno, alle ore 11,30, saremo al MISE a Roma, assieme ad una delegazione di dipendenti per incontrare alti funzionari del Ministero medesimo - spiega Maurizio Grosso - per rappresentargli i rischi oggettivi di "default" cui rischia di incorrere l'attuale dissennata gestione di Pubbliservizi s.p.a di Catania...". Grosso è un fiume in piena. "Racconteremo ai funzionari che il Commissario Straordinario, Avv. M.V. Perazzoli anzichémettere in pratica il Piano di Ristrutturazione aziendale costruito dall'ex Commissario Giudiziario, Dott.ssa Trezza e gradito alla sezione fallimentare del Tribunale di Catania, ha messo in campo un suo piano di ristrutturazione che si muove in perfetta continuità con le politiche delle amministrazioni che hanno condotto la partecipata sull'orlo del precipizio (circa 9-10 milioni di buco). L' Avv. Perazzoli anziché puntare su un piano di ristrutturare aziendale che dichiara guerra agli sprechi, che azzera i livelli illegittimamente assegnati, sulla formazione e la riqualificazione professionale, sulla facilitazione dei prepensionamenti, sulla definizione di una macrostruttura aziendale imperniata sulle attitudini dei dipendenti, e poi, eventualmente, sulla cassa integrazione, ha mirato, sciaguratamente, su quest'ultima, come se rappresentasse “l'ancora di salvataggio” che, tra l'altro, dopo 3 mesi, è stata bocciata dallo stesso MISE. Chi pagherà gli sprechi sostenuti per praticare 3 mesi di cassa integrazione? Chi pagherà gli sprechi che vengono mensilmente addebitati a Pubbliservizi per le penalità relative alla mancata consegna dei lavori nei settori manutenzione e viabilità? Chi pagherà gli sprechi per i premi di produzione riconosciuti ai dipendenti di questi due settori (producono penalità e ricevono premi) per graziarsi il silenzio dei sindacati compiacenti? Chi pagherà gli sprechi dei circa 40 dipendenti che lavorano quali “amministrativi” nella sede centrale ( quasi più della Casa Bianca) di Pubbliservizi mentre la gestione delle buste paga viene affidata a consulenti esterni? Chi pagherà gli sprechi dovuti al nolo di mezzi esterni che viene sistematicamente preferito alle riparazioni dei guasti meccanici del parco macchine interno? Perchè si procede sistematicamente con all'affidamento diretto di appalti esterni contro le indicazioni previste financo nello stesso piano di ristrutturazione avanzato dall'Avv. Perazzoli? A questi fatti vanno aggiunti: l'assenza costante del Commissario straordinario da Catania, il suo affidarsi a figure, a vario titolo, piùo meno interessate dall'indagine denominata “il cerchio magico”, il suo mantenere in posti di rilievo alcuni soggetti contro le direttive indicate dal Tribunale, ecc. CONFALI a Roma parlerà di tutto ciò avendo in testa con un unico obiettivo: salvare 370 posti di lavoro...". Nulla'ltro da aggiungere...