A Taiwan, proprio nella giornata internazionale contro l’omofobia, gli omosessuali hanno acquisito il diritto al matrimonio. Ma ancora in oltre 65 paesi nel mondo è reato avere rapporti dello stesso sesso, e in 8 paesi c’è ancora la pena di morte. Perché si festeggia dunque questa giornata? Sandro Mangano, presidente di SocialMETA e coordinatore regionale del Dipartimento Diritti Civili di Diventerà Bellissima, lo ha spiegato ieri a L’Informazione Raccontata: “Il senso della giornata mondiale contro l’omofobia è affermare il diritto all’uguaglianza, non solo a parole ma anche e soprattutto con i fatti. Il 17 maggio 1990, l’omosessualità era ancora elencata tra le malattie mentali a livello internazionale. E quindi, si festeggia il depennamento da parte dell’OMS dell’omosessualità intesa come malattia mentale, avvenuto solo 29 anni fa.” È allora naturale chiedersi cos’è cambiato in Sicilia negli ultimi dieci anni, quando si parla di omofobia. L’attivista politico omosessuale Sandro Mangano crede che la società sia in una fase di reale evoluzione, ma ci sono ancora molti passi in avanti da fare. Proprio lui infatti raccoglie ogni giorno, purtroppo, storie di giovani ragazzi che ancora non vengono accettati dai propri genitori, o che hanno difficoltà nel dirlo a mamma e papà per paura di un rifiuto, di una porta chiusa in faccia. Quando lui si dichiarò apertamente ai suoi genitori aveva 19 anni, e prima di farlo non riusciva a capire nemmeno lui perché non era uguale agli altri, perché si innamorava del compagno di banco. La domanda che si fanno più spesso i ragazzi è appunto: cosa ho di sbagliato? È una domanda che “sia gli adolescenti che gli adulti pongono a sé stessi - dice Sandro Mangano - perché è la società che ti porta a sentirti diverso. Diverso da una presunta normalità, e la giornata internazionale contro l’omofobia è molto importante perché nonostante i molti passi avanti, c’è un’omofobia latente all’interno della nostra società, che ancora si nasconde.” SocialMETA ha già messo in cantiere delle iniziative volte a contrastare la discriminazione di genere, aprendo un intenso dialogo con l’Assessorato alla Salute Regionale, rappresentato da Ruggero Razza. A livello concreto l’associazione si è posta l’obiettivo di aprire uno sportello di ascolto psicologico e di orientamento gratuito guidato dal dott. Giacomo Scuderi, che già a partire da giugno sarà attivo previo appuntamento al numero 095/2880184.