Dopo il botto della scorsa notte delle ore 3,19 si sono susseguite nel Catanese qualcosa come 24 scosse di varia magnitudine: da Milo a Zafferana, da Ragalna a Biancavilla passando per Aci Sant'Antonio (poco dopo l'una è stata registrata una scossa pari al 3.3). È arrivato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli per fare il punto della situazione sugli eventi sismici legati all'attività effusiva dell'Etna e coordinare le operazioni di soccorso e prevenzione. La scossa di 4.8 con epicentro a Viagrande, ha causato crolli in alcuni comuni dell'Acese, in particolare nelle frazioni di Fleri e Poggio Felice a Zafferana Etnea e a Pennisi, ad Acireale, oltre che a Santa Venerina. Una decina i feriti non gravi (un uomo di 80 anni è stato estratto vivo dalle macerie della propria casa). Forse dell'ordine, Protezione Civile e volontari stanno lavorando a maniche rimboccate. A causa di alcune lesioni sospette l'autostrada a18, nel tratto tra Catania ed Acireale, è sotto stretta osservazione. Il sisma è stato avvertito da Acireale fino a Catania, e anche in alcune zone del siracusano e ragusano, oltre che a Taormina. La cenere vulcanica è ricaduta su una vasta area, coinvolgendo anche Sigonella dove sono state attivate le procedure di pulizia. A Fontanarossa i voli atterrano e partono senza limitazioni.