“Se hai intenzione di provare, vai fino in fondo” recitava Henry Chinaski in “Factotum”. Una battuta che calza a pennello agli atleti del CUS CUS basket Catania, che per il sesto anno consecutivo disputano il campionato nazionale di serie B di basket in carrozzina. Un campionato cominciato per gli etnei col derby contro il Panormus, giocato sabato scorso al Palamangano di Palermo e valevole per la 2^ giornata (il CUS CUS ha riposato nel primo turno). Il Panormus ha trionfato col punteggio di 50-40, ma è stato un successo sudatissimo: l’ottima prestazione del CUS CUS nei primi due tempi (9-10, 18-18) ha messo in seria difficoltà la squadra di casa. Poi, lo scivolone etneo, che ha permesso ai palermitani di vincere il terzo tempo per 36-26 e di sugellare la vittoria finale per 50-40. Ma si va oltre il risultato, perché la squadra ha dato risposte positive al tecnico Gabriella Di Piazza e all’intero staff. “Siamo pronti per affrontare il sesto anno di campionato, reduci da cinque anni intensi e da obiettivi importanti”, ha dichiarato la dott.ssa Arianna Rotondo, ricercatrice del dipartimento di scienze umanistiche e membro dello staff del CUS CUS basket Catania. “E’ un progetto che parte da lontano. Sei anni fa la dott.ssa Elide La Scala, medico del centro unitario spinale dell’ospedale Cannizzaro, ha chiesto e ottenuto il supporto del centro universitario sportivo per dar vita al progetto “sport terapia”: così è nato il CUS CUS Catania, la prima squadra di basket in carrozzina catanese. Poi l’università, attraverso me e il prof. Massimo Oliveri, presidente del CInAP (Centro per l'integrazione Attiva e Partecipata dell’Università di Catania n.d.r.), ha sostenuto in modo importante questo progetto perché continuasse”. - Un’iniziativa nobile, che coniuga agonismo e integrazione. “Proprio così. E’ un vero e proprio percorso all’insegna dell’integrazione: nella stessa squadra giocano infatti ragazzi disabili e normodotati, uomini e donne. Inoltre, gli atleti normodotati gareggiano in carrozzina. Il campo ha le stesse dimensioni di un tradizionale campo di pallacanestro, ma naturalmente nel basket in carrozzina c’è un margine di manovrabilità e velocità molto più alto. E’ uno sport appassionante, sono fiera di far parte di questo progetto. Il prossimo turno di campionato? Sabato 24 contro Barletta. Appuntamento alle 17.00 al PalArcidiacono, in questo splendido impianto messo a disposizione dal CUS”.