Come riporta Repubblica a firma di Antonio Fraschilla, la guerra ai burocrati del governatore Nello Musumeci, è all'atto secondo. Dopo aver definito "criminali" alcuni dirigenti regionali che bloccano la macchina amministrativa, dopo l'alluvione nel Catanese e la verifica dei danni, torna ad attaccare i burocrati. E tuona così: «Nella gestione dell'Ufficio del Genio civile di Catania emergono ipotesi di grave negligenza e di mala amministrazione, soprattutto in relazione alle omesse azioni preventive per la sicurezza degli alvei dei corsi d'acqua. Ho disposto un’immediata attività ispettiva affinché entro le prossime 24 ore vengano accertate le responsabilità». Così in una nota ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo che, nelle scorse settimane, il capo del Genio civile di Catania non aveva ritenuto di intervenire con somma urgenza per liberare da detriti e rifiuti gli alvei di fiumi e torrenti ricadenti nel territorio della provincia etnea, con danni che ammonterebbero a circa 30 milioni. "In un'altra indagine - aggiunge il governatore - ho disposto a carico dei vertici del Genio civile di Palermo, per le medesime circostanze, mentre voglio verificare la corretta attività di vigilanza esperita dal dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico (Salvatore Lizzio, ndr). Non è più tollerabile che, per dolo o per colpa di chi ricopre ruoli di alta responsabilità, debbano pagare sempre e solo i cittadini. Da adesso, alla Regione chi sbaglia paga!». E per un'altra vicenda, nel mirino finisce anche il commissario del Parco dell'Etna. Il presidente della Regione avrebbe deciso di revocare l'incarico di commissario del Parco a Gabriele Ragusa per la vicenda che ha messo a rischio la produzione del prossimo spot pubblicitario della Vodafone sul vulcano attivo più alto d'Europa (foto segnalidalcielo.it). Una dipendente dell'Ente infatti avrebbe rigettato l'autorizzazione con una mail 16 giorni dopo la richiesta, mentre il Trentino Alto Adige avrebbe dato parere positivo dopo appena due ore. Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese e gli assessori regionali Sandro Pappalardo (al Turismo) e Ruggero Razza (alla Sanità) hanno contattato il commissario del Parco dell'Etna, Gabriele Ragusa, e la compagnia di telefonia sbloccando la situazione. Ma il danno d'immagine c'è comunque stato, essendo finita la vicenda sui giornali".