Durante la fitta ed interessante programmazione dell'Indipendent Film Festival a Militello val di Catania, dal 31 agosto al 2 settembre, l'Associazione Nazionale Antimafia Alfredo Agosta ha partecipato con il cortometraggio, patrocinato dall’associazione, “Cecilia's Affair” del regista Fabio Fagone, che punta i riflettori sulla possibilità e il dovere collettivo di sconfiggere la mafia. Il sindaco di Militello Giovanni Burtone ha dichiarato, agli organi stampa, «quanto fosse importante dare spazio a questo momento artistico e culturale, capace di veicolare me ssaggi di denuncia su tematiche scottanti della nostra società ma anche di società lontane da quella nostra». Insieme alla piacevolezza della valenza artistica, le tre giornate sono state momento di profonda riflessione su tematiche importanti ed ancora oggi, purtroppo, non ancora sconfitte, come l'abuso, la mafia, il traffico degli esseri umani, la sopraffazione dei più deboli. «L'Associazione Alfredo Agosta, ha patrocinato con entusiasmo l'idea di sostenere un corto per promuovere la cultura della legalità, uno degli assiomi principali dell'associazione e che porta avanti da differenti anni ed attraverso interventi sul territorio puntando sui giovani e coinvolgendo le agenzie educative» ha dichiarato la presidente dell’associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta, Vincenza Bifera. «la presenza al Festival è stata per noi molto importante per ché è determinate – ha proseguito - il modo in cui si parla della mafia, la scelta del linguaggio adeguato per combatterla. Vi sono molte fiction che, in passato, hanno reso carismatici ed affascinanti leader negativi, con la possibilità di generare, tra le giovani generazioni, il desiderio di emulazione. Al contrario, il corto di Cecilia's Affair, promuove la solidarietà, rende protagonista la possibilità di sconfiggere la mafia. Un grande plauso, dunque, al regista Fabio Fagone ed agli attori bravissimi tra i quali, il grande Gino Astorina ed a quanti hanno messo a disposizione il proprio talento per realizzare l'opera». Giuseppe Agosta, uno dei pilastri portanti dell'associazione, insieme al fratello Tony (come il padre militare nell’Arma), figli del maresciallo Alfredo Agosta, caduto durante una delicata indagine giudiziaria e dal quale l'associazione prende nome, ha parlato degli osservatori sulla criminalità e sulle mafie, attività su cui punta molto l'associazione per la promozione dei diritti umani e della libertà dalla sopraffazione, dal racket e dall'usura. L'ispettore Tony Agosta, infine, ha consegnato la biografia del padre, cosa alla quale teneva in modo particolare, dal titolo "Vento di Mare" curato dall'autore Paolo Sidoti, che sia il sindaco Burtone che il moderatore ed organizzatore, Francesco Di Giorgio, hanno apprezzato ed elogiato con pensieri di stima. «Il festival ben riuscito ed organizzato in modo impeccabile, deve la sua riuscita a diversi fiori all'occhiello di queste tre giornate: alla amministrazione ed alle autorità del luogo, agli artisti, alla gentilezza delle persone del luogo, alla location bellissima. Ma un ringraziamento particolare va al direttore artistico Daniele Gangemi ed all'organizzatrice Caterina Grillo, insieme alla grande competenza dello staff» ha concluso la presidente Bifera.