
Incredibile ma vero. Il calcio italiano dopo la Serie A è in pieno dramma politico-giuridico-organizzativo, così come scrive la Gazzetta dello Sport nell'edizione online, a firma di Nicola Binda e Alessandro Catapano. Ecco una parte del testo: "Oggi è il 9 agosto e soltanto la Serie A è pronta per cominciare la prossima stagione. Il resto no. La Serie B e la C sono al palo, così come la D, primo torneo dilettantistico, e la Primavera, il massimo campionato giovanile. Mai era successo che il problema fosse così esteso per numero di squadre e di categorie coinvolte e che si fosse protratto per così tanto tempo, fino a ridosso del Ferragosto. Colpisce che in Serie B siano saltate 3 società su 22, le stesse della C (su 60, più l'accorpamento Bassano-Vicenza). Piazze importanti, da Bari a Cesena, da Avellino a Reggio Emilia. I problemi sono ricaduti anche sulla Serie D e sulla Primavera. Che oggi - 9 agosto - sono in attesa, bloccate. SERIE B, NO AL CAMPIONATO A 20 — La richiesta dell'assemblea di B di bloccare i ripescaggi e scendere a 20 squadre, nonostante gli appelli di Balata e le trattative di Lotito, resterà inascoltata. Moralmente la condividono in molti, anche al Coni. Ma le norme sono molto rigide e non consentono cambi di format in corsa. Forse la ricorderemo come una grande occasione persa. D'altronde, sarebbe stata la risposta più logica ai tre default di Bari, Cesena e Avellino – un triste inedito per il malessere del calcio italiano – che la Serie B ha dovuto registrare, privata in una sola estate di piazze storiche e popolari. E invece, anche il prossimo anno, sarà B a 22 squadre, ma è l’unica certezza. Balata non ha ancora il lotto delle partecipanti e non può ancora fissare calendari e data di partenza. Oggi, se non altro, avrà qualche garanzia in più sulla partecipazione (poco probabile) dell'Entella, che discute alla Corte d'appello la richiesta di retrocedere il Cesena (che quindi non sarebbe "escluso", facendo salvare il club ligure) per le plusvalenze con il Chievo, e su quella (probabilissima) del Palermo, che avanza ai giudici di 2° grado la stessa richiesta per il Parma. Ma è ovvio che entrambe, qualora venissero respinte, si rivolgeranno al Collegio di Garanzia, dove anche Ternana e Pro Vercelli attendono di discutere il proprio ricorso contro la riammissione ai ripescaggi in B di Novara e Catania. Date ancora da fissare: il rischio di non avere un campionato di B prima di settembre è molto elevato".