Prende il via la stagione irrigua nel comprensorio della piana di Catania. Ma, a meno di dodici ore dall’immissione dell’acqua, attivata ieri pomeriggio, già stamani arrivano i primi nodi legati alla mancata manutenzione propedeutica. Sembrerebbe, infatti, che i lavori, che solitamente si fanno nel periodo compreso tra febbraio e maggio, non siano stati eseguiti, perché l’avviamento del personale operaio stagionale è avvenuto a fine maggio. Un duro colpo, dunque, arriva alla riforma dei consorzi di bonifica, voluta lo scorso settembre dall’ex assessore all’agricoltura Cracolici. La denuncia arriva da Ernesto Abate, segretario Sifus Confali consorzi di bonifica, che ha ribadito: «la riforma non ottimizza né le risorse umane né i criteri di razionalità, preferendo un’attività legata alla copertura delle direttive piuttosto che al completamento delle piante organiche e delle opere infrastrutturali».
«Oggi più che mai questi problemi determinano la necessità di un’immediata rivisitazione della riforma e del modus operandi dei consorzi di bonifica, per dare soprattutto una risposta agli agricoltori» ha concluso Ernesto Abate.