L'embargo è finito. Torna a parlare Cristiano Lucarelli. E lo fa spiegando il significato delle parole che hanno turbato la tifoseria nelle scorse settimane, tentando di fare un passo indietro. Le ultime dichiarazioni, non avevano altro scopo all'infuori di quello protettivo nei confronti della squadra: un "modus operand"i vecchio come il calcio, evidentemente non compreso da tutti. La sensazione è comunque che in merito all'allenatore del Catania, alla fine difeso e confermato dalla società, le opinioni della gente rimarranno contrastanti fino alla fine del campionato. Smaltita la pausa che ha regalato il successo della Juve Stabia sul Lecce), i rossazzurri sono pronti a scendere in campo per la partita di domani contro il Siracusa (calcio d'inizio alle ore 16:30 al Massimino); gli aretusei hanno ancora il dente avvelenato per la partita d'andata (terminata 0-1 con gol di Mazzarani), ma le motivazioni certo non mancano anche al Catania, che deve far dimenticare in fretta la pietosa scoppola subita a Monopoli. Insomma, la vittoria è l'unico risultato ammissibile. La formazione che proporrà Lucarelli? Probabilmente si tornerà finalmente al 4-3-3, con Manneh e Di Grazia sugli esterni. Rimangono però diversi dubbi sugli interpreti che occuperanno il centrocampo, visti i diversi problemi fisici che hanno avuto alcuni giocatori in settimana (Biagianti e Fornito su tutti). Il Lecce, ancora incredulo per la sconfitta contro la Juve Stabia (la prima casalinga...), giocherà al "De Simone" di Siracusa due ore prima degli etnei, contro un Akragas in un momento di enorme difficoltà, ma che ha già fermato incredibilmente i giallorossi all'andata e non ha nulla da perdere. Il Trapani, a due lunghezze dai rossazurri, scenderà in campo invece tra le mura amiche contro il Fondi. Al Catania serve, ora più che mai (frase scontata...), il sostegno del proprio pubblico: tutti uniti con la squadra nei 90', i conti si fanno sempre alla fine....