Pugnace e mai scontato. Intervenuto nella trasmissione di Umberto Teghini l'lnformazione Raccontata, su Prima Tv (canali 86 e 666) dedicata alle elezioni Politiche, l'ex direttore di Confindustria Catania, Franco Vinci (nella foto sul set di Viagrande Studios, con Antonella Leonardi, Luigi Provini e Concetta Raia), ha sintetizzato così le paradossali vicende in seno al Pd. "Una vecchia barzelletta diceva: il soldato Rossi viene punito con tre giorni di consegna perché fingeva di rientrare in caserma uscendo rinculando". Le preannunciate dimissioni di Matteo Renzi per i tempi, i modi ed i bizantinismi con cui sono state rese note, mi hanno fatto tornare alla memoria quella vecchia barzelletta degli anni '60; con la differenza che di quella su rideva, mentre la sceneggiata di Renzi impensierisce e mette tanta tristezza. Il " Senatore di Scandicci" infatti si è tolto la maschera ed ha finalmente mostrato il suo vero volto, cinico, irresponsabile e capace di qualunque sotterfugio pur di non mollare il controllo di quel cumulo di macerie in cui ha trasformato il PD. Mi dimetto, ma con la condizione sospensiva "dopo l'avvento insediamento del prossimo governo" equivale all'ultimo desiderio di chi, celibe e senza prole, davanti al plotone di esecuzione chiede come "ultimo desiderio" di poter vedere i propri figli. In epoca non sospetta e mentre era al culmine del potere ho sempre detto e scritto quello che pensavo di Renzi e del suo giglio magico. Non mi sbagliavo..."