Secondo derby consecutivo per il Catania che, dopo aver sconfitto per 1-0 il Siracusa al Massimino (gol di Curiale al 69’), si prepara ad affrontare la Sicula Leonzio alle 18.30 di domani, allo stadio Angelino Nobile di Lentini. Il campo dei bianconeri, rimasto inagibile per mesi in attesa che venisse ristrutturato l’impianto di illuminazione, è stato riaperto proprio questa settimana in vista del derby siciliano. Sarà una partita difficile. Questo è quanto ha rimarcato ieri, durante la conferenza stampa tenuta a Torre del Grifo, l’allenatore etneo Cristiano Lucarelli: “Ѐ una partita dagli enormi coefficienti di rischio. Se dovessimo vincere lì, avremmo passato l'ostacolo più duro da qui alla fine, con la possibilità di aprire scenari impensabili fino a qualche settimana fa”. Il mister ha ricordato anche la partita d’andata, persa inaspettatamente dal Catania tra le mura amiche: “Siamo giunti a quella partita troppo sicuri di noi. Quel ko, paradossalmente, ci ha messo un po' d'apprensione nelle successive gare interne”. E’ chiaro che il match di domani è troppo importante e va giocato in maniera perfetta, sotto il profilo tattico, tecnico e mentale. La posta in palio è alta e gli etnei non possono permettersi un calo di concentrazione. Hanno davanti un Lecce che, fatta eccezione per la sconfitta in casa contro la Juve Stabia, non ha perso un colpo e non accenna a mollare la presa alla prima posizione in classifica del Girone C. Ma la squadra di Lucarelli deve fare attenzione anche al Trapani, che si trova a soli 2 punti di distacco. Se il Catania dovesse perdere a Lentini e i granata dovessero vincere a Catanzaro, gli etnei scenderebbero in terza posizione e le speranze di una promozione diretta verrebbero definitivamente cancellate. Ma vi è un dato positivo. Se il Catania ha spesso giocato conoscendo in anticipo il risultato del Lecce, con l’evidente contraccolpo psicologico che ciò ha causato nelle partite contro Cosenza (pareggiata col risultato di 1-1) e Monopoli (persa col risultato di 5-0), domani le prime due della classifica del Girone C giocheranno in contemporanea. I rossoazzurri, quindi, non rischierebbero di entrare in campo a 10 punti di distanza dal Lecce. In una fase così delicata, dove i numeri e i calcoli hanno la meglio sulle prestazioni in campo, la tifoseria si divide. C’è chi suggerisce di concentrarsi sulle singole partite, senza guardarsi troppo attorno in classifica; c’è chi, invece, non riesce a fare a meno di scrutare, nemmeno tanto da lontano, salentini e trapanesi. Domani però, al netto delle chiacchiere infrasettimanali, non ci saranno divisioni e più di 1000 sportivi catanesi partiranno alla volta dell’Angelino Nobile di Lentini.