Una stagione invernale così arida, in Sicilia, non se la ricorda nessuno a memoria d'uomo. Allarme soprattutto per le città di Palermo, Agrigentoi e Catania. In particolare, nel Palermitano l'emergenza è idria ed irrigua. Tanto che sta per scattare il razionamento. Eloquente il titolo del Giornale di Sicilia, che in prima pagina ha titolato: Sicilia agli sgoccioli. Sollecitato sul tema da alcuni colleghi palermitani, il commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica siciliani, il dott. Francesco Greco, scopre dopo 3 anni che la colpa è dello spreco e dei furbetti. Spontanea sorge una domanda: ma il commissario Greco dovè stato sino ad oggi? Se come dicono gli atti amministrativi si è insediato nel 2015, come mai si è accorto solo adesso degli sprechi e dei furbetti? Perchè non si è attivato prima? Gli è stato forse impedito? Ad avvalorare questa tesi, la testimonianza di Ernesto Abate, segretario regionale del Sifus Confali per i Consorzi di Bonifica. "L'Ingegner Greco? Il suo impegno non deve nascere il 23 gennaio 2018; nonostante sventoli a destra e a manca le cartografie, con il compiacimento dei suoi dirigenti! I lavoratori devono sapere quando fronte hanno il lupo travestivo da agnello - sottolinea Abate - e dovrebbe saperlo anche l'assessore all'Agricoltura, l'onorevole Edgardo Edy Bandiera, visto che Greco lavora per conto del suo assessorato ed è componente del Tavolo tecnico permanente per le criticità inerenti il settore risorse idriche. Da premettere che in data antecedente e per la precisione, dal 03/11/2014 lo stesso ing. Greco, era già dirigente responsabile ad interim del Servizio 2 Osservatorio delle acque. Allora, mi sorge il dubbio che, oggi 24 gennaio 2018, in vista del cambio dei dirigenti regionali, verosimilmente, tutti vogliono apparire alti, belli, biondi e con gli occhi azzurri. L'dientikit perfetto del salvatore della Patria...".